Google, istruzioni anti-privacy per iOS 9

Google, istruzioni anti-privacy per iOS 9

Mountain View fornisce le linee di codice necessarie per disabilitare le connessioni HTTPS di default della prossima release di iOS. La privacy è importante, dice Google. Ma l'advertising lo è ancora di più?
Mountain View fornisce le linee di codice necessarie per disabilitare le connessioni HTTPS di default della prossima release di iOS. La privacy è importante, dice Google. Ma l'advertising lo è ancora di più?

Apple iOS 9 è quasi pronto al via, e Google è impegnata a dispensare consigli agli sviluppatori di app per l’ecosistema mobile di Cupertino che fanno uso del proprio network per la diffusione di advertising. Una misura tampone in attesa di una stabilizzazione, mentre il problema degli adblocker manda nel panico un’intera industria.

I consigli di Google riguardano la funzionalità App Transport Security (ATS), una tecnologia che Apple includerà appunto su iOS 9 e che “forzerà” le connessioni sicure su HTTPS sulle app: nel caso in cui tali connessioni non fossero disponibili, ATS bloccherebbe le comunicazioni in chiaro (HTTP) limitando il caricamento di risorse di rete, advertising incluso.

Google spiega di avere lo stesso obiettivo di Apple, vale a dire la difesa della privacy degli utenti e la diffusione delle connessioni sicure su mobile e altrove; le cinque linee di codice che la corporation fornisce agli sviluppatori – capaci di disabilitare ATS in attesa di sviluppi ulteriori – sono solo una misura tampone prima dell’implementazione completa delle comunicazioni HTTPS.

La disabilitazione di ATS è in realtà una possibilità già prevista e comunicata da Apple agli sviluppatori , e a conti fatti rappresenta solo la punta dell’iceberg di una questione – le novità di iOS 9 – che nel corso dei prossimi mesi dovrebbe esplodere con tutta la sua forza.

La prossima versione dell’OS mobile di Apple include infatti nuove opportunità per bloccare i contenuti indesiderati e potenzialmente sviluppare estensioni adblocker per Safari, una prospettiva che ha già spinto sul piede di guerra gli editori che temono potenziali perdite di guadagni da decine di miliardi di dollari. Il mercato degli adblocker è in crescita costante , e l’industria dei contenuti è pronta a qualunque cosa (blocker e filtri per adblocker in primis) pur di non soccombere.

Alfonso Maruccia

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 1 set 2015
Link copiato negli appunti