Gli RFID entrano nei kit mangiadati

Gli RFID entrano nei kit mangiadati

Anche in Italia si prepara il terreno all'uso dei chip a radiofrequenza nell'ambito dei sistemi avanzati di raccolta delle informazioni. Tra reti neurali e analisi automatica dei dati
Anche in Italia si prepara il terreno all'uso dei chip a radiofrequenza nell'ambito dei sistemi avanzati di raccolta delle informazioni. Tra reti neurali e analisi automatica dei dati


Roma – Ieri a Milano due aziende specializzate hanno firmato un accordo che porterà all’integrazione dei chip a radiofrequenza, gli RFID, in piattaforme avanzate di analisi dei dati. Un passo avanti, dunque, per lo sfruttamento dei chip in questo ambito, sul quale ormai sono molti i soggetti di diversi settori che stanno investendo. L’obiettivo dell’operazione è la realizzazione di nuovi sistemi di gestione della sicurezza .

L’intesa di cooperazione siglato ieri tra Seret, società che si occupa di servizi informatici, e Volo.com, distributore in Italia delle tecnologie di analisi dei dati di Neurodynamics e A4Vision , porterà all’integrazione di queste ultime nelle tecnologie di riconoscimento in radiofrequenza RFID distribuite da Seret .

La tecnologia Neurodynamics utilizza le reti neurali software per estrarre schemi significativi da insiemi molto ampi di dati in apparenza privi di struttura. La natura dei dati in entrata può essere delle tipologie più diverse (immagini, coordinate di posizione, vettori di movimento, stati fisici) e proveniente da differenti sensori ( telecamere, sensori attivi e passivi, tag RFID ). “L’accordo tra Seret e Volo.com – si legge in una nota – si incentra soprattutto sulla raccolta e gestione di dati provenienti da tag RFID”. La tecnologia A4Vision copre invece il riconoscimento automatico dei volti per applicazioni di sicurezza e identificazione.

L’abbinamento della tecnologia RFID con le capacità di strutturazione e analisi automatica dei dati del software Neurodynamics e le applicazioni di riconoscimento facciale di A4Vision permetteranno secondo le due aziende “la realizzazione di soluzioni in campi applicativi come la sicurezza fisica nei luoghi pubblici, la prevenzione di furti (per esempio dei bagagli negli aeroporti), il controllo dei beni culturali, la market intelligence in tempo reale ed altri ancora”.

“Il mercato italiano – ha spiegato il presidente di Seret Angelo Pianese – mostra molto interesse al tipo di soluzioni che proponiamo, in settori che spesso sono di importanza fondamentale per l’immagine del Paese”. Un concetto rafforzato anche dal direttore generale di Volo.com, Valerio Bergamaschi, secondo cui “la gestione con strumenti avanzati delle informazioni non strutturate è solo agli inizi nel mercato commerciale e le potenzialità applicative sono immense”.

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Pubblicato il
11 feb 2004
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