Microsoft e le batterie che imparano

Microsoft e le batterie che imparano

I ricercatori di Redmond lavorano a un nuovo modo di impiegare le batterie li-ion già esistenti, con buona parte del lavoro fatta dal software intelligente e dagli algoritmi predittivi adattabili alle abitudini degli utenti
I ricercatori di Redmond lavorano a un nuovo modo di impiegare le batterie li-ion già esistenti, con buona parte del lavoro fatta dal software intelligente e dagli algoritmi predittivi adattabili alle abitudini degli utenti

Anche Microsoft, come buona parte dei colossi dell’IT, lavora allo sviluppo di un nuovo sistema di batterie capace di migliorare l’efficienza energetica di PC laptop, console di videogiochi e gadget elettronici portatili. Diversamente dagli altri, però, a Redmond preferiscono seguire un approccio diverso, focalizzato in buona parte sulle capacità del software.

Se Google è ad esempio interessata a sviluppare materiali di nuova generazione per accumulatori energetici totalmente innovativi, i ricercatori di Microsoft intendono invece servirsi degli stessi tipi i batterie agli ioni di litio comunemente usati nei gadget oggi in commercio. Il segreto del successo, in questo caso, è la parola “ottimizzazione”.

La batteria “next-gen” su cui lavora Microsoft è in realtà un insieme di batterie che, prese singolarmente, presentano capacità e output energetici differenti l’una dall’altra: sarebbe poi compito del sistema operativo – o comunque del software di controllo del gadget/PC – decidere qualche batteria usare in relazione al tipo di lavoro computazionale da svolgere sul momento.

Usando una configurazione non dissimile dagli oramai comuni SoC ARM big.LITTLE , in sostanza, Microsoft spera di incrementare la durata delle batterie li-ion ben oltre le 24 ore scarse che caratterizzano una carica standard degli smartphone d’oggi.

La gestione del sistema di batterie da parte del software permette poi di utilizzare gli algoritmi di apprendimento per adattare i consumi alle abitudini di utilizzo dei singoli utenti, dicono ancora da Microsoft, garantendo la disponibilità di carica in ogni momento della giornata e ottimizzando ulteriormente l’uso delle batterie.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
7 ott 2015
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