L'intelligenza artificiale è ancora una bambina

L'intelligenza artificiale è ancora una bambina

Confermati i risultati dei testi dell'IQ degli anni scorsi: gli algoritmi di intelligenza artificiale hanno una capacità di comprensione pari a quella di un bambino di 4 anni
Confermati i risultati dei testi dell'IQ degli anni scorsi: gli algoritmi di intelligenza artificiale hanno una capacità di comprensione pari a quella di un bambino di 4 anni

Dopo aver valutato il quoziente intellettivo del sistema di IA ConceptNet 4 con il test Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence (WPPSI) ordinariamente usato per valutare le facoltà dei più piccoli, i ricercatori della University of Illinois di Chicago hanno ora adoperato una versione avanzata del test (WPPSI-III) per stabilire le capacità degli algoritmi digitali. I risultati confermano quelli di due anni fa: la IA continua a essere poco più che una bambina.

I ricercatori hanno sottoposto ConceptNet 4 alla parte Verbal IQ (VIQ) del test WPPSI-III, con le singole domande (in lingua inglese) “tradotte” in input comprensibili alla IA attraverso le routine di comprensione del linguaggio naturale proprie del sistema del MIT e l’uso di script Python personalizzati.

Sia come sia, il test WPPSI-III ha confermato che anche nel 2015 ConceptNet 4 dimostra di avere una capacità di comprensione pari a quella media di un bambino (o una bambina) di 4 anni, comunque al di sotto della media per un piccolo di 5-7 anni.

L’intelligenza artificiale non è ancora in grado di distinguere tra i diversi significati di una parola e un verbo usato nella sua coniugazione al passato, confondendo ad esempio “saw” (sega) con la coniugazione del verbo “see”. Almeno per il momento, Skynet necessita ancora della cura costante dei genitori.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
28 ott 2015
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