WebTheatre/ Webserie solo di nome

WebTheatre/ Webserie solo di nome

di G. Niola - Anche Repubblica.it commissiona webserie: il risultato è un prodotto per la Rete molto simile alla televisione
di G. Niola - Anche Repubblica.it commissiona webserie: il risultato è un prodotto per la Rete molto simile alla televisione

A circa due anni dal primo tentativo del Corriere della Sera ora anche La Repubblica fa un passo deciso (altri più timidi erano già stati compiuti) nella direzione della distribuzione di una webserie originale. Si tratta di Non c’è Problema di Luca Ravenna, noto per lo più per aver collaborato alla scrittura di alcune produzioni dei ThePills.
Non c’è problema porta il marchio Cattleya (la società di produzione per cinema e tv responsabile di prodotti come Romanzo Criminale e Gomorra – La serie) ed ha come protagonista lo stesso Ravenna.

Non c'è problema

L’idea è che ogni puntata affronti una fobia del protagonista, il quale le racconta seduto sul lettino dello psicanalista e quindi le visualizza. Paura dei piccioni, paura di morire e paura del razzismo sono i temi dei primi 3 episodi andati sul sito di Repubblica (che sta spingendo la produzione con moderazione) e affrontano in maniere molto diverse e con ritmi diversi il tema. Si passa dall’aperta critica sociale della puntata sulla paura di morire (in cui al protagonista viene offerto un servizio che posta cose per te sui social dopo la tua morte), alla surreale comicità da camera della paura dei piccioni (in cui un gigantesco piccione dialoga con lui) fino a quella da sketch della puntata sul razzismo (in cui il protagonista, milanese a Roma, trasla la sua paura di essere vittima di razzismo svegliandosi di colpo nero).

Luca Ravenna è uno stand up comedian, è uno scrittore e un attore, ha diverse identità e al momento tutte sono sotto i riflettori della prima webserie curata e interpretata da sé. Anche la trama pare fatta appositamente per lasciare mano libera alla sua inventiva e per mettere quanti meno paletti possibile alle possibili scenette che, non a caso, seguono più che altro gli andamenti dei pezzi da stand up comedy, ovvero partono da un presupposto personale e finiscono nel paradosso con l’obiettivo di dire qualcosa di vero e concreto.
Non c’è Problema di fatto mette in scena dei pezzi da stand up comedy mascherandoli da webserie e in questo riesce nell’intento. La maschera regge e la finzione di uno svolgimento narrativo molto televisivo (Non c’è Problema potrebbe tranquillamente andare in onda nei canali generalisti) rende quelle idee e quell’ironia ampiamente digeribili.

Allora forse l’unica nota stonata dell’operazione è quella dicitura “webserie”. Se infatti, grammaticalmente, il termine è usato in maniera corretta (va online ed è seriale), forse siamo di fronte a qualcosa di un po’ diverso dalle webserie per come le conosciamo, qualcosa di strutturato più come un prodotto per un mezzo tradizionale che per la rete. Anche Una mamma imperfetta (paragone d’obbligo sebbene di genere diverso) mirava a fare da ponte, cioè ad essere una produzione per la rete sufficientemente simile a quelle televisive da attirare anche un pubblico più tradizionalista, ma rimaneva comunque dotata di quel tono e di quello stile tipici della rete.
Non c’è Problema, invece, sia per distanza dallo spettatore che per atteggiamento nei confronti della propria storia, ha l’aplomb delle produzioni televisive, l’alterigia dei media tradizionali e non la più confidenziale sbrigatività delle webserie.

Non si tratta di valutazioni di merito ma solo una notazione obbligatoria nel momento in cui un nome grosso, e tradizionale, come Repubblica.it si associa ad un altro molto tradizionale come Cattleya per commissionare ad un professionista che ha scritto molto per la rete qualcosa che abbia cittadinanza online e il risultato invece somiglia più alla televisione. Probabilmente la commissione era quella di andare incontro al pubblico di repubblica.it e in questo senso Non c’è Problema sembra riuscito, però l’impressione è che essendosi asciugato in maniera impressionante il panorama delle webserie indipendenti su YouTube, ciò che rimane ora sono webserie professionali che tendono a piegare il termine più verso il lato tradizionale che su quello eversivo.

NON C’È PROBLEMA – PAURA DEL RAZZISMO

Gabriele Niola
Il blog di G.N.

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Pubblicato il
5 nov 2015
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