Linux Foundation ha annunciato la nascita di OpenHPC , nuovo progetto collaborativo pensato per rafforzare le radici “open” del calcolo ad alte prestazioni (High-Performance Computing o HPC) garantendo un punto di partenza univoco che favorisca la crescita e lo sviluppo del settore.
L’uso del software FOSS è un elemento centrale per i supercomputer e le altre tipologie di sistemi HPC, sostiene Linux Foundation, ma la mancanza di una community unificata porta generalmente alla duplicazione degli sforzi nello sviluppo o all’innalzamento di barriere artificiose contro l’avvento di nuovi protagonisti nel settore.
Con OpenHPC, invece, la Fondazione si propone di creare un ambiente univoco, stabile e integrato per i test e la verifica, di ridurre i costi, di fornire stack di software open source robusti e diversificati, e infine di sviluppare un framework flessibile per la configurazione di un ambiente HPC.
La nascita di OpenHPC dovrebbe aprire le porte allo stesso mondo del calcolo ad alte prestazioni che al momento è limitato alle grandi università, agli istituti di ricerca e alle istituzioni governative (americane e non) dedite alla modellazione su larga scala, alla ricerca scientifica nelle più disparate discipline (astronomia, ingegneria, biologia e altro) e alla simulazione di esplosioni nucleari al netto dei fallout nel deserto del Nevada.
A dare sostanza all’iniziativa di Linux Foundation contribuiscono i membri che hanno già dichiarato il supporto alla community OpenHPC, pesi massimi del mercato tecnologico che includono Intel, Hewlett Packard Enterprise, NEC, Fujitsu, Cray e centri di ricerca di massimo livello sparsi in giro per il mondo come Los Alamos National Laboratory, Argonne National Laboratory, Oak Ridge National Laboratory e via elencando.
Alfonso Maruccia
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19 nov 2015