NSA, sorveglianza senza confini

NSA, sorveglianza senza confini

Nonostante le limitazioni imposte negli anni ai propri poteri di tecnocontrollo, le spie USA hanno adottato escamotage per continuare a rastrellare i metadati relativi alle email
Nonostante le limitazioni imposte negli anni ai propri poteri di tecnocontrollo, le spie USA hanno adottato escamotage per continuare a rastrellare i metadati relativi alle email

Il tecnocontrollo di NSA sulla Rete, nonostante le progressive marce indietro del governo, non accenna ad allentarsi: a riferirlo è un rapporto del New York Times secondo cui le spie a stelle e strisce sfrutterebbero la diversa localizzazione dei data center in giro per il mondo per aggirare le tutele riservate negli Stati Uniti ai cittadini.

Nonostante il dibattito nel paese sulle pratiche di spionaggio adottate dalle agenzie di sicurezza nazionale, apertosi dopo le rivelazioni dell’ex contractor NSA Edward Snowden, abbia alla fine spinto alla riforma del settore ed in particolare al ridimensionamento del Patriot Act tramite l’approvazione dello USA Freedom Act, dunque, vi sono ancora ombre in cui NSA riesce ad aggirarsi. Lo USA Freedom Act aumenta le tutele per la privacy e le garanzie di trasparenza da garantire rispetto ad intercettazioni ed accesso ai dati, in particolare nei confronti dei cittadini a stelle e strisce tutelati dalla Costituzione statunitense.

Nonostante questo, emerge che NSA abbia trovato un modo per continuare a condurre le sue operazioni di intercettazione di massa, in alcuni casi con vincoli e controlli ancora minori che in precedenza: se, infatti, il programma col quale raccoglieva i metadati relativi alle email inviate negli Stati Uniti era stato bloccato nel 2011, ora – col medesimo scopo di ottenere informazioni utili a ricreare le reti sociali ed eventualmente a scovare tramite di esse le minacce – l’agenzia ha trovato un nuovo appiglio per far rintracciare tali preziosi dati senza dover passare per le richieste di mandati necessarie negli Stati Uniti.

Secondo quanto si legge nei documenti ottenuti dal New York Times , infatti, NSA raccoglierebbe i dati di traffico Internet intercettando le connessioni Internet fuori dagli Stati Uniti: essendo fuori dai confini degli USA tali informazioni fanno parte di quelle potenzialmente interessanti per l’intelligence estera ed in quanto tali rientrano nella competenza dell’ Ordine esecutivo conosciuto con il numero 12333.
Per il momento NSA non ha commentato la notizia.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
25 nov 2015
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