Cortana su iOS, inizia il test

Cortana su iOS, inizia il test

Microsoft ha messo a disposizione dei primi volontari dell'ecosistema Apple il proprio assistente digitale. La beta pubblica per Android è accessibile da mesi
Microsoft ha messo a disposizione dei primi volontari dell'ecosistema Apple il proprio assistente digitale. La beta pubblica per Android è accessibile da mesi

Microsoft lo aveva anticipato nei mesi scorsi: l’assistente digitale Cortana sarebbe stato disponibile anche per le piattaforme mobile concorrenti, entrando in competizione diretta con Siri e Google Now. I test per iOS hanno ora preso il via .

Nel mese di agosto la sperimentazione è stata avviata per piattaforme Android, e alcuni degli utenti che ne hanno fatto richiesta a seguito dell’ annuncio di Microsoft hanno iniziato a ricevere la build per il sistema operativo mobile di Apple.

“La tua vita non si limita ad un solo dispositivo – spiegava Microsoft nell’annuncio del programma di test all’inizio del mese di novembre – e nemmeno il tuo assistente digitale”. L’obiettivo di Redmond è probabilmente quello di sottoporre l’app iOS di Cortana ad un pubblico che abbia contemporaneamente esperienza di Windows 10, così da ottenere un feedback trasversale: oltre ad offrire le funzioni ordinarie degli assistenti digitali, incentrate sulle ricerche online e sul dispositivo formulate attraverso linguaggio naturale, Cortana per iOS dispiega appieno le proprie funzioni in combinazione con Windows, con ricerche su diversi device e sui servizi cloud, l’invio di email e la sincronizzazione di promemoria sulle diverse piattaforme.

Cortana, nella sua incarnazione per iOS, naturalmente non mette a disposizione degli utenti tutte le funzioni proposte per piattaforme Microsoft: non è possibile evocarla con il comando vocale “Hey Cortana”, né è possibile far interagire l’assistente digitale direttamente con le impostazioni del dispositivo e con applicazioni terze, anche se Microsoft ha messo in campo delle soluzioni macchinose per superare questo limite, come nel caso della composizione di messaggi testuali.

Ad essere coinvolto nel test è per ora un numero di utenti non noto, ma certamente inferiore ai 2mila, in quanto la sperimentazione è gestita attraverso il programma TestFlight di Apple, che pone questa soglia insieme al limite temporale di 60 giorni.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
30 nov 2015
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