L’ultima novità di Apple per il suo smartphone si chiama Smart Battery Case , una custodia per iPhone 6 e 6S con batteria integrata progettata per estendere l’utilizzo del terminale mobile. È una lotta tra funzionalità e design, e chi predilige quest’ultimo ha già minacciato di alzare barricate.
Confermando implicitamente l’insufficienza della batteria integrata sugli iPhone di ultima generazione per gli utenti più esigenti, il nuovo accessorio costa 99 dollari (119 euro in Italia) e garantisce – secondo Apple – 25 ore di telefonate ininterrotte o 18 ore di navigazione continuata su Internet tramite reti 4G/LTE.
La custodia in sé assomiglia a quanto già visto in circolazione a opera dei produttori di terze parti, con materiale siliconato sull’esterno e interno in microfibra: il collegamento con lo smartphone avviene tramite la porta integrata Lightning, e ricaricando l’iPhone si carica anche la batteria inclusa nella custodia.
Ma è proprio la nuova batteria integrata a far discutere di più i fan storici di Cupertino, perché agli estimatori del marchio di fabbrica di Apple (quello del “design a tutti i costi”) non va giù l’obbligo di sfigurare le linee sottili del loro terminale con una gobba più che evidente sul retro.
C’è chi l’ha definita semplicemente brutta , chi ha gridato vendetta contro l’onore violato e chi si è affrettato a dire che anche Apple ha fatto il suo tempo. Le polemiche suscitate dall’arrivo del nuovo accessorio per iPhone 6(S) potranno anche mettere in cattiva luce il guru del design Jonathan Ive (“Chief design officer” di Apple e presunto erede del fluido magico di Steve Jobs) ma con ogni probabilità non sposteranno di una virgola le vendite future degli iPhone.
Alfonso Maruccia
Pubblicato il 9 dic 2015
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