Happy ending per Happy Birthday

Happy ending per Happy Birthday

La canzone più popolare per fare gli auguri è stata riconosciuta nel pubblico dominio. Tutti felici, tranne Warner che si deve accordare per non pagare danni a chi ha chiesto ancora royalty
La canzone più popolare per fare gli auguri è stata riconosciuta nel pubblico dominio. Tutti felici, tranne Warner che si deve accordare per non pagare danni a chi ha chiesto ancora royalty

Warner/Chappell Music ha raggiunto un accordo per chiudere la questione legata alla protezione del diritto d’autore sulla canzone “Happy Birthday to you” e sulla restituzione dei milioni di dollari raccolti in forza di tale proprietà intellettuale nel corso degli anni.

La scelta di Warner/Chappel è conseguente alla decisione del giudice distrettuale George H. King che ha dato il permesso a chiunque di aderire alla causa per richiedere alla casa discografica le royalty ad essa pagate a partire dal 1949.

La questione sulla perdurante o meno protezione del diritto d’autore di “Happy Birthday to you” si trascina da anni: la canzone famosa a livello mondiale sembra sia stata scritta nel 1893 da due maestre d’asilo, le sorelle Mildred e Patty Hill e dopo qualche passaggio editoriale è diventata proprietà di Aol Time Warner/Warner Chappel Music, secondo la quale ancora oggi e fino al 2030 chiunque desideri cantare in pubblico “Tanti auguri a te”, anche solo al ristorante, dovrebbe corrisponderle le relative royalty. Tuttavia ricerche accademiche e singoli da anni stanno cercando di dimostrare che la canzone sia già nel pubblico dominio , ovvero fuori dalla protezione del copyright che negli Stati Uniti è arrivato a durare 70 anni oltre la morte dell’autore: questo perché la canzone sarebbe anche antecedente alla composizione delle due maestre, che si sarebbero limitate a fissarne una versione a fini didattici.

Nonostante questo Warner/Chappell Music, ha continuato a guadagnare dalla canzoncina circa 2 milioni di dollari l’anno , anche se è dal 1946 che nessun parente delle autrici riceve un compenso per essa.

Questo fino alla causa depositata da Good Morning to You Productions che ha spinto Warner a riconoscere la canzone nel pubblico dominio ed accordarsi per restituire parte delle royalty ottenute negli ultimi anni .

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
14 dic 2015
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