Germania, alleanza contro l'odio online

Germania, alleanza contro l'odio online

Google, Twitter e Facebook accettano di rimuovere contenuti d'odio dalle loro piattaforme entro 24 ore. E per farlo organizzano dei team specializzati e studiano le leggi tedesche
Google, Twitter e Facebook accettano di rimuovere contenuti d'odio dalle loro piattaforme entro 24 ore. E per farlo organizzano dei team specializzati e studiano le leggi tedesche

Il Governo tedesco ha raggiunto un accordo con Facebook, Google e Twitter per cercare di limitare il diffondersi di contenuti d’odio online .

Come spiega categoricamente il ministro della giustizia tedesca Heiko Maas: “Quando i limiti della libertà di espressione sono scavalcati, quando si raggiunge un punto che ha più a che fare con espressioni criminali, con l’incitamento all’odio ed i reati come le minacce alle persone, tali contenuti devono essere eliminati”. D’altra parte la Germania afferma di aver registrato una vera e propria impennata di commenti d’odio negli ultimi mesi, in buona parte legati ai migliaia di rifugiati approdati dalla Siria in Germania.

Per farlo Berlino ha quindi raggiunto un accordo con i più grandi operatori della Rete, convinti ad intervenire entro 24 ore dalla richiesta di rimozione di un contenuti ritenuti inopportuni : questo sarà possibile perché all’interno delle tre aziende ICT saranno istituiti “team specializzati” a ricevere le richieste in base alla normativa rilevante tedesca e non solo “rispetto alle condizioni di utilizzo di ciascun servizio”.

La Germania, d’altra parte, aveva già cercato di ottenere la collaborazione delle grandi aziende ICT con una serie di indagini che hanno finito per coinvolgere anche i loro manager, per cui aveva paventato l’ipotesi di corresponsabilità in caso di mancata rimozione dei contenuti incriminati.
E Facebook, peraltro, aveva già dichiarato di essere pronta a collaborare con il Ministero della giustizia tedesca per moderare i commenti razzisti e xenofobi proliferati sotto le immagini e le notizie drammatiche del viaggio dei profughi verso l’Europa, ed in particolare quelle legate ai migliaia di rifugiati approdati dalla Siria in Germania.

Al momento non è chiaro se i contenuti saranno completamente rimossi o se sarà solo bloccato l’accesso dalla Germania e se saranno interessati solo i contenuti prodotti nel paese.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
17 dic 2015
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