WebTheatre/ Obama e la confidenza con la Rete

WebTheatre/ Obama e la confidenza con la Rete

di G. Niola - Il presidente uscente degli States per primo ha trattato Internet come un medium da cavalcare. E la Rete ne ha approfittato per mostrare uno sguardo intimo sulla sua vita
di G. Niola - Il presidente uscente degli States per primo ha trattato Internet come un medium da cavalcare. E la Rete ne ha approfittato per mostrare uno sguardo intimo sulla sua vita

Erano ormai 8 anni fa quando Barack Obama è stato eletto presidente degli Stati Uniti, durante la campagna elettorale più importante da quando esiste il video online, piena di meme virali, video di propaganda e culminata con una cerimonia di investitura trasmessa in streaming . È stato l’unico presidente in carica negli anni del video online, prima di lui George Bush Jr. era stato solo bersaglio di parodia e prese in giro, aveva subito YouTube e non aveva ancora avuto la possibilità di usarlo . Complice la sua giovane età e il suo atteggiamento cool , invece, Barack Obama era a suo agio entro il Tubo già prima di essere presidente.

Comedians in cars getting coffee

Ora che la sua presidenza è quasi arrivata al termine si è concesso la più grande comparsata in assoluto in uno show per la rete, la prima puntata della settimana stagione di Comedians in cars getting coffee . Per il presidente è una qualunque attività di pubbliche relazioni, come andare ospite nei talk show o alla radio, puro entertainment per la sua immagine e il bene del suo partito; per uno show che va in onda solo e unicamente in rete, ospitato in esclusiva da Crackle e fieramente pensato per l’online è un evento senza precedenti.

Jerry Seinfeld ha ideato questo show che si spiega già con il suo titolo circa 4 anni fa , arrivando a realizzarne 7 stagioni da circa 5-6 episodi l’una. Ogni puntata ospita un comico differente che parla con Seinfeld girando in macchina (ogni volta un’auto d’epoca diversa) e poi prendendo un caffè. Non ci sono ricadute su YouTube, nei cui riguardi Seinfeld è molto critico (lo considera un cassonetto in cui finisce tutta l’immondizia da cui è necessario stare alla larga per potersene distinguere e fare programmi di qualità).

Il presidente chiaramente non è un comico e se è per questo nemmeno possono uscire dalla Casa Bianca, girano nel vialetto e poi prendono un caffè nella cafeteria interna al palazzo.
Lo stesso questa specie di strana intervista (strana perché lo show è un orgoglioso spettacolo sul niente, discorsi che sembrano stare a margine di uno spettacolo di stand up comedy) è uno degli sguardi più intimi alla vita di un presidente che si ricordino.
Se internet è un medium della confidenza, ad altezza uomo, capace di ridurre ai minimi termini qualsiasi argomento trattato, anche una partecipazione del presidente può diventare un evento intimo, piccolo, come se potesse esistere un backstage della vita presidenziale.

Di certo quello che Seinfeld ha fatto è un atto di cui dovranno tenere conto i prossimi presidenti. Non si può tornare indietro da un simile sfruttamento della rete nella sua forma audiovisiva e chiunque sarà il prossimo presidente, nonostante difficilmente possa avere i favori delle star, la fotogenia e il successo popolare di Obama, dovrà almeno tentare altrettanto.

Gabriele Niola
Il blog di G.N.

I precedenti scenari di G.N. sono disponibili a questo indirizzo

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 14 gen 2016
Link copiato negli appunti