Crediti azzerati per Netfraternity?

Crediti azzerati per Netfraternity?

Le contestazioni di un utente del sistemone sparabanner vengono respinte dal presidente dell'azienda Alberto Vazzoler. Che spiega: il nostro è un servizio gratuito, ecco come funziona
Le contestazioni di un utente del sistemone sparabanner vengono respinte dal presidente dell'azienda Alberto Vazzoler. Che spiega: il nostro è un servizio gratuito, ecco come funziona


Web – Buongiorno, sono Massimiliano Rinaldi di Roma ed iscritto alla vostra mailing list, quindi ricevo tutti i giorni il vostro quotidiano via mail, lo trovo molto interessante ed inoltre avete anche pubblicato una mia lettera di protesta contro TopBanner il sito che offre banner pubblicitari sul proprio monitor a pagamento (ma che poi non paga!) come gli ormai famosi Payland o Netfraternity.

Proprio di quest’ultimo vi vorrei parlare: dopo aver ingiustamente azzerato i crediti di molti suoi utenti con l’accusa di usare programmini che simulano la navigazione (storia questa che conoscete già in quanto ve ne siete gia occupati) ora invece, come è capitato a me, anzichè azzerarli questi crediti li riduce improvvisamente e senza nessuna spiegazione.

In pratica, il 6 febbraio di quest’anno dopo aver usato regolarmente il loro programmino sparabanner “Netspot” vado a controllare il mio credito, come faccio sempre, e mi ritrovo improvvisamente con 10.82 euro in meno, che sono circa 18 ore di uso della barra “Netspot” perse nel nulla. Decido di far presente la cosa scrivendo una mail all’assistenza utenti e ricevendo in breve tempo una risposta (l’unica fino ad ora) che confermava il mio reale credito senza cioè quella improvvisa riduzione. Ho conservato gelosamente quella mail che tra l’altro contiene un “codice di identificazione”, ma con il passare del tempo andando a controllare ogni giorno il mio credito vedo che la correzione dell’errore non avviene e continuo a ritrovarmi con un credito inferiore a quello reale.

Per farla breve, dopo aver ripetutamente fatto presente la cosa (circa due volte al mese e ormai sono passati 3 mesi) chiedendo l’aggiornamento del credito, continuo a non ricevere risposta, tutto tace, ho scritto anche al servizio informazioni rimborsi e al dott. Alberto Vazzoler presidente di Netfraternity, risultato………niente!

Il dott. Vazzoler, proprio lui che è sempre pronto a denunciare gli altri, a vedere nemici ovunque e a rispondere irritato quando viene chiamato in causa per il malfunzionamento del suo servizio, come ho letto su diversi articoli di Punto Informatico, questa volta tace…..come mai? Forse perchè ho le prove scritte della loro inefficienza con tanto di codice di identificazione?!

Così, tra crediti azzerati e crediti defalcati Netfraternity risparmia denaro ma guadagna l’insoddisfazione degli utenti che non sono stupidi e se ad un certo punto questi vengono a mancare (perché, si sa, le voci girano e su internet lo fanno molto velocemente) chi pagherà il dott. Vazzoler per banner pubblicitari che nessuno guarda più? Maltrattare gli utenti quindi credo che, oltre ad essere maleducazione, è anche sintomo di scarso senso degli affari e soprattutto scarsa intelligenza.

Vi ringrazio anticipatamente per l’attenzione e mi scuso se mi sono dilungato un po ‘ troppo. Buon lavoro!

Massimiliano Rinaldi

Caro Massimiliano, il presidente di Netfraternity, Alberto Vazzoler, ha risposto alle tue contestazioni. La risposta è pubblicata in seconda pagina. La redazione.


Salve, grazie per avermi scritto.

Possono essere successe due cose.
1) un nostro errore (capita anche nelle migliori famiglie)
2) una mancata presa d’atto da parte dell’utente della variabile del credito (se l’utente vuole incassare cash) da un mese all’altro.

E ‘ ovvio, dato che il nostro payrate è calato in questi mesi, che l’utente creda di avere meno soldi se non ha considerato la variabile del payrate. La soluzione più immediata, da quando certe società di cui non facciamo i nomi hanno letteralmente truffato i loro utenti, è che tutto il sistema PTS e NF con esso sia una bufala.

L’equazione è sempre la stessa PTS= truffa generalizzata – Nf offre un servizio PTS -ergo: NF= truffa. Se così non fosse un utente penserebbe: “E ‘ sicuramente un errore (mio o loro) ma sicuramente di errore si tratta”. Perché invece si ragiona sempre in termini di disonestà?

Mentre il tasso di conversione della riscossione in denaro cash è calato in questi mesi, la conversione in crediti virtuali (netcoin) è a tasso fisso e cioè un Euro per ogni ora di navigazione.

Come si può verificare abbiamo una serie elevata di prodotti che si possono comprare SOLO in netcoin. Il numero cresce di giorno in giorno.

Un’ora di navigazione in netcoin oltre a valere un euro (circa duemila lire) mentre il tasso di conversione per il denaro cash è ormai intorno alle 650 lire circa si può incassare immediatamente senza attendere la cifra di 75 euro invece richiesta per il rimborso cash.

E ‘ ovvio che a noi conviene che l’utente navighi in denaro cash piuttosto che usi i netcoin per l’e-commerce. Nonostante questo, spingiamo gli utenti contro il nostro interesse verso la conversione in netcoin. Lo stiamo facendo (in evidente perdita) per cercare in tutti i modi di far decollare l’e-commerce. Non solo in relazione al mondo del PTS ma in relazione ad un concetto di sviluppo internettiano dell’e-commerce.

Internet ha nell’e-commerce il suo futuro commerciale come tutti ben sanno. Usiamo quindi la ricetta del gratis per cercare di abituare la gente ad acquistare su Internet. L’iniziativa sta avendo un grande successo tanto da costringerci a nuove assunzioni ed a ristrutturazioni aziendali per far fronte alla domanda crescente.

Ora, come spesso succede, ci si domanda come mai riceviamo da alcuni nostri utenti (per fortuna ormai pochi) un feedback di questa natura (“ci levate i soldi diminuendo il pay rate”). La risposta è che ormai da qualche mese non c’è più convenienza a navigare con il rimborso in cash ma conviene convertire in netcoin.

La conversione in netcoin non conviene all’azienda: è sufficiente fare un rapido calcolo per vedere che all’azienda costa enormemente di più pagare in merce al tasso di un euro invece che 650 lire in denaro cash. Ripeto, lo facciamo in perdita per tentare di educare gli utenti ad acquistare on-line.

Per quanto riguarda la risposta alle email, a differenza di altri operatori italiani NF ha decine di migliaia di mail al giorno (nel novembre 2000 Nf ha superato i 2 milioni di utenti iscritti). Rispondiamo a tutti, però ci vuole pazienza.

Chi risponde subito, oggi, è perché si trova come NF nel 1997, quando siamo partiti. Avevamo non più di qualche decina di mail al giorno. Rispondevamo a tutti entro 24 ore.

Quando si dice: “i prodotti ordinati nel vostro store impiegano alcune settimane ad arrivare ed a volte i prodotti sono esauriti”. Bisogna capire che abbiamo decine di migliaia di ordini al giorno. Ci stiamo strutturando per migliorare il servizio. Perchè non si ha della comprensione per un servizio GRATUITO?

Un’ultima considerazione: il nostro è un servizio gratuito.
Significa che eventuali disservizi non possono essere paragonati a quelli della TIM o dell’Omnitel (per fare un esempio a caso). Perché l’utente paga per questi servizi e quindi le aziende hanno mezzi economici forniti per questo dall’utente e quindi hanno il DOVERE di garantire l’efficienza del servizio.

Il nostro servizio non è a pagamento e quindi non ci sentiamo in dovere di offrire garanzie di efficienza come per i servizi a pagamento. Il nostro unico dovere è di garantire che faremo sempre del nostro meglio!

Questo nostro LIMITE non è mai stato nascosto né da me né dall’azienda. Gli utenti quindi ne prendano atto e la finiscano di preoccuparsi di un nostro eventuale fallimento o di altri presunti futuri insuccessi.

Inoltre vorrei sapere quanti soggetti in Italia si sono battuti ed hanno lavorato e rischiato in proprio per la libera connessione a costo zero. In proprio significa che non hanno avuto una lira da nessun fondo di investimento o dal mercato finanziario (leggi borsa). E ‘ tutto sulle nostre spalle.

In America stanno fallendo decine di società che lavorano nella rete. Noi continuiamo. Qualcuno si sta chiedendo cosa ci costi questo sforzo? Abbiamo di recente fornito altri 30 minuti di Internet gratis con il partito radicale. Senza di noi mi chiedo quanti in Italia avrebbero avuto gli strumenti e la volontà per far decollare l’iniziativa.

L’utente che fruisce di questo servizio ci pensa qualche volta?
Gli stessi utenti che si lamentano (in modo spesso gratuito) sono gli stessi che in questi anni hanno avuto 4 5 o più assegni da NF e che forse non hanno rispettato fino in fondo le regole salvo inveire contro la nostra società quando guadagnare non è stato più così facile con l’introduzione del nostro sistema anticheat.

Il sogno dell’internet gratis per tutti non verrà fermato da queste persone né da campagne mail pilotate da nostri concorrenti (usando il comodo anonimato di Internet). NF continuerà ancora per molto a rendere le bollette più leggere!

Un saluto,
Alberto Vazzoler
Presidente di Netfraternity

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Pubblicato il
8 mag 2001
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