AZERTY, rivoluzione francese

AZERTY, rivoluzione francese

Cambia la centenaria versione autoctona di QWERTY. Così com'è, dice Parigi, la tastiera non permette di rispettare l'ortografia
Cambia la centenaria versione autoctona di QWERTY. Così com'è, dice Parigi, la tastiera non permette di rispettare l'ortografia

La Francia cambia: c’è bisogno di una nuova tastiera che aiuti i francesi a scrivere bene nella propria lingua.

Tastera AZERTY

Da un centinaio di anni nel paese, come anche in Belgio, sono diffuse tastiere AZERTY che prevedono un posizionamento delle lettere teoricamente pensato per il francese.

Tuttavia, secondo quanto riferisce ora il Ministro della Cultura Fleur Pellerin, “ad oggi è praticamente impossibile scrivere in francese correttamente con una tastiera comprata in Francia” con quella impostazione.

Come esempio degli ostacoli posti dalle tastiere AZERTY, il Ministro riferisce della difficoltà nel selezionare alcuni caratteri, come la “ç” o le vocali accentate tanto diffuse nel francese, difficoltà ancora più accentuata quando servono le relative maiuscole: solo alcune, come la “é”, la “è” e la “ù” (utilizzata in una sola parola, “où”, che significa “dove”), hanno un tasto dedicato e questo porta ad una serie di errori nella scrittura, come per esempio ignorare un accento su una vocale maiuscola.

La rivoluzione passerà per una commissione stabilita a Parigi che ha il compito di stilare una serie di raccomandazioni per la trasformazione delle tastiere: saranno la base per una norma che avrà l’obiettivo di uniformare un nuovo standard che sarà obbligatorio per le tastiere d’Oltralpe.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il 22 gen 2016
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