Adblock Fast, partner Samsung espulso da Google Play Store

Adblock Fast, partner Samsung espulso da Google Play Store

Il plugin sviluppato per schivare l'advertising non può rimanere su Google Play Store. Interferisce con altre applicazioni, nello specifico il browser Samsung, ma è stata proprio Samsung a volerlo
Il plugin sviluppato per schivare l'advertising non può rimanere su Google Play Store. Interferisce con altre applicazioni, nello specifico il browser Samsung, ma è stata proprio Samsung a volerlo

Nei giorni scorsi si era presentato come partner della prima ora di Samsung, la prima app ad approfittare degli aggiornamenti al browser della azienda coreana e a garantire un servizio di ablocking dedicato. Adblock Fast, reso disponibile su Play Store il 29 gennaio, è ora stato rimosso da Google.

Adblock Fast

Mountain View ha accompagnato alla rimozione la clausola 4.4 del proprio contratto di distribuzione per gli sviluppatori Google Play, che non tollera alcuna app “che interferisca con, disturbi, danneggi o acceda in modo non autorizzato a dispositivi, server, reti oppure altre proprietà o altri servizi di terze parti compresi, a titolo esemplificativo, utenti di Android, Google o qualsiasi operatore di rete mobile”.

Si tratta di una clausola che anche in passato Google ha dimostrato di voler far valere. Rocketship, sviluppatore di Adblock Fast, ha però tenuto a sottolineare che l’unica applicazione con cui Adblock Fast interferisce è il browser di Samsung, con il quale è in atto una specifica partnership stipulata in anticipo sul rilascio dell’API per l’adblocking da parte dell’azienda coreana. Peraltro, su Play Store rimangono scaricabili Crystal e la vecchia conoscenza di Google Adblock Plus , nelle loro declinazioni in forma di plugin per dispositivi Samsung, che proprio della stessa API hanno iniziato ad approfittare.

Non è per ora dato sapere se la situazione per Adblock Fast si sbroglierà a breve o se precipiterà anche per i servizi analoghi, e a complicare il quadro c’è la fitta rete di rapporti e di interessi che intercorrono fra Google e Samsung, fra i browser e gli adblocker che operano come loro estensioni, fra gli adblocker e Google, che vive di pubblicità.
Gli sviluppatori di Rocketship gridano a gran voce di non volersi rassegnare.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
4 feb 2016
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