Gmail segnala le conversazioni non sicure

Gmail segnala le conversazioni non sicure

Il servizio di posta elettronica di Google inizierà a classificare gli interlocutori in base alle misure di sicurezza supportate dai loro servizi email. Non uno stigma, ma uno stimolo
Il servizio di posta elettronica di Google inizierà a classificare gli interlocutori in base alle misure di sicurezza supportate dai loro servizi email. Non uno stigma, ma uno stimolo

Per scambiare messaggi in sicurezza non basta che il solo mittente o il solo destinatario impieghino un servizio che supporta connessioni cifrate: se uno dei due interlocutori si affida ad un servizio diverso potrebbe vanificare l’efficacia di tutte le misure adottate per la riservatezza. Google, per questo motivo, inizierà a segnalare all’utente quando, nell’invio e nella ricezione di email, non possa fare affidamento su un interlocutore altrettanto protetto.

Gmail

Gmail offre da tempo la cifratura tutti i messaggi che transitano tra l’utente e i server del proprio servizio di posta elettronica e tra i propri datacenter. Se è vero che numerosi fornitori di servizi email si sono adeguati agli standard di sicurezza, Google ha di recente stimato che circa il 40 per cento delle email ricevute dal miliardo di utenti Gmail , inviate con il supporto di altri fornitori di servizi, non transiti su connessioni sicure.

Per questo motivo, come promesso di recente, nel corso di questa settimana il servizio di posta elettronica di Mountain View inizierà a segnalare con un lucchetto aperto le email che si inviino o si ricevano da utenti il cui fornitore di servizi di posta elettronica non supporti TLS .

Ad essere messi in rilievo saranno inoltre i messaggi che non possano essere autenticati sulla base di record SPF ( Sender Policy Framework ) e che non implementino lo standard DKIM ( DomainKeys Identified Mail ).

Gmail

In luogo dell’iconcina corrispondente all’avatar del mittente, Google posizionerà un punto interrogativo, a segnalare messaggi che, sotto le mentite spoglie dello spoofing , potrebbero veicolare spam, phishing o altri generi di comunicazioni truffaldine. Non tutti questi messaggi sono necessariamente pericolosi , avverte Google: la nuova classificazione dei mittenti offerta da Gmail è semplicemente un modo per invitare l’utente a esaminare con attenzione il messaggio.

Google è da tempo in prima linea del dotare i propri servizi di misure di sicurezza a favore di utenti probabilmente sensibilizzati dalle rivelazioni del Datagate: dove la Grande G non può arrivare, nemmeno con soluzioni che danno priorità ai contenuti sicuri, agiscono sistemi di segnalazione sempre più diffusi, per garantire all’utente trasparenza, e per sollecitare le terze parti ad allinearsi agli standard.

Gaia Bottà

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Pubblicato il 10 feb 2016
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