Windows 10, la schermata della morte col QR code

Windows 10, la schermata della morte col QR code

Un nuovo meccanismo per identificare gli errori che causano la temuta schermata blu della morte. Le BSOD non saranno più un segreto per nessuno
Un nuovo meccanismo per identificare gli errori che causano la temuta schermata blu della morte. Le BSOD non saranno più un segreto per nessuno

Rintracciare la causa di un errore tanto grave da causare la morte improvvisa di Windows sarà più semplice: il sistema di etichettatura degli errori, le cosiddette Blue Screen of Death (BSOD, schermate blu della morte: un tempo erano nere sulle vecchie versioni dell’OS di Microsoft), che Redmond sta aggiungendo alle beta del suo sistema operativo desktop semplificheranno il lavoro a sistemisti e utenti finali, rimandando direttamente alla pagina sul sito Microsoft contenente l’origine del problema .

Sotto la consueta dicitura che avvisa che Windows è andato incontro a un avviso grave, oggi si trova un codice in numeri esadecimali che può agevolare nella ricerca di una causa per il blocco: a volte l’errore è generico, ma in altri casi può davvero fare la differenza avere qualche indizio su cosa è andato storto. A Redmond devono aver riflettuto sul fatto che ormai tutti hanno in mano, in tasca, o sulla scrivania uno smartphone : dunque sarà quello lo strumento principale con cui cercare informazioni sull’errore, e tanto vale allora semplificare l’operazione ai malcapitati.

Ancora più sotto nella schermata, quindi, è comparso un QR code: si tratta di fatto di un codice a barre bidimensionale, ovvero un quadrato che sfrutta una combinazione di quadrati più piccoli chiari e scuri per codificare una certa quantità di informazioni tra cui ad esempio anche un indirizzo URL. Inquadrando il QR code con la fotocamera dello smartphone si viene rimandati direttamente alla pagina dove apprendere qualcosa di più sull’errore che si è verificato , informazioni preziose che possono venire impiegate rapidamente per risolvere il problema.

Per ora, stando ai primi avvistamenti sulle build del programma Insider, il QR code rimanda alla pagina generica di ricerca dei codici di errore sul sito di Microsoft: non è difficile pronosticare che molto presto il servizio sarà più flessibile , e magari queste informazioni potranno anche essere raccolte da un’app e comunicate contestualmente a una richiesta di supporto tecnico per velocizzare le operazioni di uffici IT e aziende che operano nel settore. Un’idea non priva di qualche risvolto potenzialmente controverso , ma comunque interessante.

Luca Annunziata

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Pubblicato il 13 apr 2016
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