HP ha fatto il Chromebook di lusso

HP ha fatto il Chromebook di lusso

Palo Alto collabora con Google per creare un terminale di alto profilo, dotato di specifiche hardware interessanti. Variabile la configurazione, così come il costo all'utente finale
Palo Alto collabora con Google per creare un terminale di alto profilo, dotato di specifiche hardware interessanti. Variabile la configurazione, così come il costo all'utente finale

Google e HP hanno lavorato di concerto per sviluppare Chromebook 13 , nuovo terminale Internet-dipendente basato su Chrome OS che vuole offrire un’esperienza hardware “premium”: o comunque superiore a quella tradizionalmente associata all’uso di questo genere di gadget Web-centrici.

Il nuovo Chromebook 13 vuole essere insomma una versione riveduta e corretta del già conosciuto Chromebook Pixel , con un costo che può anche essere una frazione di quello del suddetto dispositivo progettato da Google e che fino a questo punto è stato il più potente e costoso prodotto con a bordo Chrome OS. Di fatto questo nuovo ChromeBook 13 ricorda tanto un MacBook Pro, e se l’idea di usare quasi esclusivamente i servizi Google per le proprie attività non spaventa potrebbe essere un’ottima alternativa al laptop Apple.

Per poco meno di 500 dollari nella configurazione base , infatti, Chromebook 13 offre un display (13 pollici) IPS, la cui risoluzione può salire fino a 3200×1800 pixel (Full HD nella versione di partenza) contro i 2560×1700 pixel del suddetto Chromebook Pixel, la cui RAM parte da 4GB fino a 16 gigabyte, storage interno a stato solido (eMMC) da 32 gigabyte, connettività completa, porte USB di tipo A e C, CPU/SoC x86 Core M basato su microarchiettura Skylake (anche se la versione base monta un Pentium). Il prezzo per la versione più carrozzata (Core M7 e 16GB di RAM) supera i 1.000 dollari.

Come il Pixel, anche il nuovo Chromebook di HP si affida a un design ricercato per fare colpo sul potenziale cliente con scocca in alluminio e materiali soffici al tocco sul fondo, cardini arrotondati e tutto quanto fa effetti premium. L’uso dei chip Core M dovrebbe garantire prestazioni accettabili senza l’utilizzo di un sistema di raffreddamento attivo, dunque privo di ventola.

Il terminale Chrome OS di HP è già disponibile per il pre-ordine negli USA, mentre i primi esemplari dovrebbero partire a maggio per raggiungere i clienti. 

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Pubblicato il
29 apr 2016
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