Google I/O: tra Android N e intelligenza artificiale

Google I/O: tra Android N e intelligenza artificiale

Mountain View accoglie gli sviluppatori suonando la carica per Android, i nuovi prodotti e una tecnologia su tutto: più che mobile, il futuro è dell'intelligenza artificiale o della sua prossima evoluzione
Mountain View accoglie gli sviluppatori suonando la carica per Android, i nuovi prodotti e una tecnologia su tutto: più che mobile, il futuro è dell'intelligenza artificiale o della sua prossima evoluzione

Google ha aperto i battenti della sua nuova conferenza I/O, evento dedicato prevalentemente agli sviluppatori ma da cui in genere emergono novità di una certa rilevanza anche per l’utenza comune. Il mantra della nuova Google I/O, e apparentemente vocazione di Google tutta, resta “organizzare l’informazione del mondo e renderla universalmente accessibile e utile”. Elemento fondamentale della mission della corporation è ora l’ intelligenza artificiale , al punto che il CEO Sundar Pichai parla di una vera e propria evoluzione totale del mondo tecnologico di Mountain View dagli onnipresenti gadget mobile agli algoritmi esperti, di deep learning e reti neurali.

In che modo Google intende sfruttare quella che, a suo dire, è un’evoluzione seminale della IA applicata alle informazioni del moderno mondo interconnesso per rendere il suddetto mondo più utile ai suoi utenti? Apparentemente con un nuovo assistente virtuale , semplicemente chiamato Google Assistant e in grado di colloquiare in maniera naturale con l’utente indipendentemente dal contesto in cui esso si trova. Google Assistant arriverà dappertutto, a quanto pare, con un’offerta specifica per gli ambienti domestici concretizzata nel gadget che ascolta chiamato Google Home . La IA sarà parte integrante anche di Allo e Duo , i nuovi servizi di comunicazione integrata che Mountain View intende offrire sia all’utenza Android che a quella iOS.

All’apertura della conferenza I/O s’è ovviamente parlato parecchio di Android, con il team di Google impegnato a sottolineare i numeri di un successo planetario e a elencare le novità in arrivo assieme ad Android N : la nuova release dell’OS mobile avrà un nome scelto con il contributo degli utenti , porterà in dote una nuova piattaforma per la realtà virtuale chiamata Daydream, un’espansione importante all’ambiente per sviluppatori, Firebase, e più in generale 250 nuovi funzionalità e miglioramenti.

Android N risulterà migliorato a partire dai componenti base per la grafica e la gestione del codice runtime con API di nuova generazione (Vulkan), performance superiori del 75 per cento, riduzione dello spazio necessario all’installazione delle app, un menu multitasking completamente rivisto, notifiche aggiornate, modalità split-screen e picture-in-picture per l’uso di più app in contemporanea e molto altro ancora .

Il nuovo Android N è già in sviluppo da mesi e Google si dimostra fiduciosa rispetto al lavoro fatto sin qui, tanto da permettere anche agli utenti consumer di scaricare e installare l’ultima versione beta dell’OS sui terminali supportati. Anche HTC si dimostra entusiasta della prospettiva e annuncia , in anticipo su tutti, il supporto per le nuove funzionalità dell’OS mobile su terminali HTC 10, HTC One A9 e HTC One M9.

Gli sviluppatori di app per la piattaforma di Google avranno a disposizione nuovi strumenti pensati per rendere più facile l’utilizzo delle beta e il miglioramento delle app con “rapporti” pre-lancio riguardo i bug scoperti dagli early adopter, un modo per raccogliere dati utili dalle recensioni degli utenti e anche per rispondere più facilmente ai suddetti utenti.

Un’altra novità di particolare rilievo sia per gli sviluppatori che per gli utenti sono poi le Instant App , un modo per cominciare a usare talune funzionalità di una app senza per questo dover scaricare l’intero pacchetto, che per di più dovrebbe essere compatibile anche con le versioni precedenti di Android fino a Jellybean. Una novità già attesa da settimane , infine, riguarda l’arrivo del Play Store e le relative app per Android sui terminali Internet-dipendenti basati su Chrome OS. Di questo e altro si parlerà nei prossimi giorni durante la kermesse di Mountain View.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
19 mag 2016
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