Banche italiane contro l'e-crime

Banche italiane contro l'e-crime

Una intesa ABI-Polizia punta a diffondere informazioni, nel settore del credito, sulle tipologie di attacco alle reti telematiche. Si spera così di rafforzare la sicurezza delle infrastrutture critiche
Una intesa ABI-Polizia punta a diffondere informazioni, nel settore del credito, sulle tipologie di attacco alle reti telematiche. Si spera così di rafforzare la sicurezza delle infrastrutture critiche


Roma – Una convenzione triennale firmata dall’ Associazione delle banche italiane e dalla Polizia Postale dovrebbe portare dei sensibili miglioramenti in termini di sicurezza dei sistemi informativi del settore del credito. Almeno questo è quanto sperano ABI e PolPost che con questo accordo intendono attivare nuove sinergie di monitoraggio e prevenzione dei crimini informatici.

Il primo passo da compiere è quello di rendere più fluido e completo lo scambio di informazioni su questo fronte all’interno del sistema bancario. E non si parla evidentemente solo delle temute azioni di cracking ma anche della circolazione di virus e worm che, come noto, spesso possono portare con sé numerosi pericoli sul piano della riservatezza, aprendo backdoor o spedendo in rete documenti riservati. Proprio la gestione delle segnalazioni di allarme viene riconosciuta come elemento portante dell’intesa.

Uno dei punti focali sarà anche la formazione del personale tanto delle banche quanto della Polpost sul fronte della sicurezza specifica per gli istituti del credito.

Va detto che simili accordi sono già stati stretti dal ministero dell’Interno con altri importanti riferimenti nel panorama delle imprese italiane, dalla RAI alle Ferrovie dello Stato, dal GRTN, l’ente che gestisce la rete di trasmissione nazionale, all’ACI e alla SNAM Rete Gas; si tratta in tutti i casi di intese pensate per aumentare la sicurezza delle infrastrutture critiche del paese . Nel prossimo futuro si prevede la firma di ulteriori accordi di collaborazione con altri soggetti di rilievo.

Tutto questo si lega anche alla realizzazione del CNAI, il Centro nazionale anticrimine informatico, che è in via di costituzione presso la PolPost e che si coordinerà non solo con gli operatori italiani ma anche con analoghi soggetti e gestori all’estero per respingere le minacce informatiche ai sistemi tecnologici vitali.

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Pubblicato il
19 feb 2004
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