Netflix: divoratori o consumatori occasionali?

Netflix: divoratori o consumatori occasionali?

L'azienda californiana diffonde uno studio sulle abitudini dei suoi abbonati. C'è chi le serie TV le guarda tutto d'un fiato, chi invece preferisce centellinare
L'azienda californiana diffonde uno studio sulle abitudini dei suoi abbonati. C'è chi le serie TV le guarda tutto d'un fiato, chi invece preferisce centellinare

Quanto tempo impiegate a ingurgitare l’intera prima stagione di una serie TV? Netflix ha studiato i tempi e i comportamenti dei propri abbonati e ha creato una vera “scala dell’abbuffata” televisiva, “The Binge Scale”. Lo studio è stato condotto su cento serie in oltre 19 paesi, da ottobre 2015 all’inizio di maggio di quest’anno, utilizzando i dati di visione relativi solo a chi ha chi visto ogni stagione per intero.

binge scale

La “scala” redatta da Netflix classifica gli spettacoli secondo due modi comportamentali dello spettatore: il divoratore o l’ assaggiatore . Secondo i dati, le serie più popolari che producono “abbuffata”, cioè visione compulsiva della sequenza di episodi, sono Breaking Bad , The Walking Dead , Orphan Black . Altri, come House of Cards e Mad Men sono invece consumati in un tempo maggiore. Per Netflix, i “divoratori” sono coloro che guardano una serie per oltre 2 ore al giorno, mentre gli assaggiatori per un tempo inferiore.

Quanto tempo impiegano gli utenti a terminare una stagione di una serie TV? Secondo Netflix non molto. Generalmente meno di una settimana, dedicandovi circa due ore al giorno. “Dopo tre anni, in cui abbiamo studiato le uscite delle serie originali, e nove in cui le abbiamo diffuse in streaming, ora possiamo identificare alcuni modelli” ha dichiarato in un’intervista Cindy Holland, vicepresidente Netflix. I generi che inducono all’abbuffata veloce sono horror e thriller, mentre quelli che gli abbonati seguono con più lentezza sono di argomento politico e le commedie più elaborate. Ecco alcuni dei trend identificati da Netflix tra gli spettatori delle prime stagioni (da tenere presente che non tutti i titoli sono disponibili in Italia):

Divoratori molto veloci
Terminano una stagione mediamente in 4 giorni, impiegando ogni giorno circa 2 ore e 30 minuti.
Generi: Horror, thriller, Sci-fi.
Esempi dei titoli consumati:
– Breaking Bad
– Sons of Anarchy
– The Fall
– The Walking Dead
– American Horror Story
– Orphan Black

Divoratori veloci ma non troppo
Terminano una stagione mediamente in 5 giorni, impiegando ogni giorno circa 2 ore.
Generi: film drammatici, film polizieschi, spettacoli con supereroi.
Esempi dei titoli consumati:
– Fargo
– The Blacklist
– Orange Is the New Black
– Nurse Jackie
– Marvel’s Jessica Jones

Assaggiatori rilassati
Terminano una stagione in 6 giorni, impiegando ogni giorno circa un’ora e 45 minuti.
Generi: film di argomento politico, commedie irriverenti, film storici.
Esempi dei titoli consumati:
– Unbreakable Kimmy Schmidt
– Arrested Development
– House of Cards
– Homeland
– The West Wing
– Mad Men

Secondo Cindy Holland, “quando protagonisti di serie come Unbreakable Kimmy Schmidt vengono fatti fuori, le persone tendono a prendersi più tempo tra gli episodi per digerire la cosa. Con le serie di argomento politico, come House of Cards e The West Wing , gli spettatori tendono a tirare il respiro”.
Lo studio Netflix comprende serie attuali, come Fargo , e quelle non più in onda da tempo. I servizi streaming studiati sono solo le serie e i programmi che sono stati disponibili per intero sul servizio, che vanta 81 milioni di utenti.

A Netflix sono convinti che il modello “maratona televisiva”, ovvero diffondere tutti gli episodi di una serie originale in una volta, sia ciò che vogliono gli spettatori, mentre altre reti tradizionali e via cavo continuano a ritenere che una programmazione degli episodi di settimana in settimana mantenga vivo l’interesse per i programmi per mesi. Lo studio di Netflix è stato condotto solo sulle prime stagioni di ciascuna serie, quindi viene da chiedersi: cosa succede alle stagioni seguenti? “Il trend generale che notiamo – afferma sicura la Holland – è che le stagioni seguenti sono consumate anche più velocemente delle precedenti”.

Pierluigi Sandonnini

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Pubblicato il
16 giu 2016
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