Project Tango e Snapdragon: matrimonio perfetto

Project Tango e Snapdragon: matrimonio perfetto

Google e Qualcomm hanno collaborato per creare il SoC ideale per la realtà aumentata sui device mobile
Google e Qualcomm hanno collaborato per creare il SoC ideale per la realtà aumentata sui device mobile

Project Tango, la piattaforma tecnologica realizzata da Google per permettere a device mobile come smartphone e tablet di utilizzare al meglio applicazioni di realtà aumentata e Virtual 3D, entra nel vivo. Dopo il prototipo visto tempo fa, è stato ufficializzato il primo device commerciale Tango, il phablet

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Lenovo Phab2 Pro . Nei primi prototipi di device Project Tango, buona parte del lavoro di elaborazione dei segnali era svolto da un chip dedicato Movidius . Nel dispositivo Lenovo, invece, non vi sono chip che supportano il SoC Qualcomm Snapdragon 652 . Tutte le elaborazioni dei segnali provenienti dai vari sensori vengono elaborati dallo Snapdragon: per giungere a questo risultato, nel corso dell’ultimo anno Qualcomm ha lavorato fianco a fianco con il team Tango di Google.


La soluzione adottata è semplice, ma geniale: tutti i chip presenti nel SOC, ovvero il DSP (Digital Signal Processor) , il sensor hub e l’ ISP (Image Signal Processor) sono stati reclutati per aiutare il processore nei calcoli. In particolare, il DSP, che solitamente si occupa della gestione della parte multimediale di un device, è stato modificato per diventare un chip capace di effettuare operazioni general purpose. Qualcomm lo ha chiamato Hexagon DSP , e il suo contributo è tale che, secondo il produttore, l’impegno extra richiesto al processore per eseguire gli algoritmi tipici di Project Tango e gestire i sensori, è solo del 10 per cento superiore rispetto a quello richiesto dall’esecuzione di una normale app.

Grazie a questa ingegnosa soluzione, l’unica vera differenza tra un device Tango ed uno non-Tango si riduce al numero e tipo di sensori presenti. Nei device Tango, in effetti, troviamo almeno un sensore per la mappatura della profondità e una cam per il motion tracking, due elementi indispensabili per permettere loro di mappare correttamente l’ambiente circostante.

Il nuovo Lenovo Phab2, il primo Project Tango sul mercato

Oltre il SoC Snapdragon 652, anche lo Snapdragon 820 supporta Tango, così come tutti i futuri chip delle serie 600 e 800. Il 652, tra l’altro, è in grado di processare i segnali provenienti dai sensori integrati al ritmo di 250.000 misurazioni al secondo, per poi visualizzare i dati in 3D sul display QuahHD. Tutto questo tenendo molto bassi i consumi: meno di 2 watt.

Essere riusciti a ridurre il numero di chip utilizzati all’interno del dispositivo è un risultato notevole, che permette di tenere bassi i costi di produzione e alimentare così il desiderio di Google di favorire la diffusione di questo nuovo tipo di dispositivi.

Fiore Perrone

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Pubblicato il
1 lug 2016
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