Windows 10, un miliardo andato in fumo

Windows 10, un miliardo andato in fumo

Redmond torna sui propri passi e ammette l'impossibilità di raggiungere l'ambizioso obiettivo. Il problema è la scarsa penetrazione sul mercato mobile
Redmond torna sui propri passi e ammette l'impossibilità di raggiungere l'ambizioso obiettivo. Il problema è la scarsa penetrazione sul mercato mobile

Microsoft sta provando in tutti i modi a spingere gli utenti all’upgrade, ma a quanto pare nemmeno le tattiche di ingegneria sociale più spinte, gli aggiornamenti che non si possono rifiutare e l’ advertising a pieno schermo aiuteranno Windows 10 a raggiungere il miliardo di dispositivi installati entro il 2018.

L’obiettivo era stato dichiarato trionfalmente dal management al momento del debutto del nuovo OS come servizio di Redmond, stabilendo che entro l’anno fiscale 2018 l’intero ecosistema di Windows 10 avrebbe incluso ogni genere di dispositivi incluse console di videogiochi (Xbox One), IoT, smartphone e tutto quanto. PC e tablet avrebbero altresì rappresentato la fetta più grande del parco macchine basato su nuovo sistema.

Microsoft continua a parlare di un’ adozione entusiastica da parte degli utenti , ma a giocare contro il raggiungimento del fatidico miliardo da qui a un paio d’anni sarà a quanto pare la scarsa presenza di Windows 10 nel mercato dei gadget mobile – quello stesso mercato mobile da cui la corporation è volutamente uscita e per cui non intende rilasciare novità almeno fino all’anno prossimo.

Altrettanto prevedibilmente, l’altro tassello della politica di aggiornamento gratuito a Windows 10 seguita da Redmond dovrebbe concludersi in maniera definitiva il prossimo 29 luglio: tutti gli analisti sono concordi nel chiamare in causa l’upgrade a costo zero come uno dei principali fattori responsabili dell’ attuale stagnazione del mercato dei PC .

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
18 lug 2016
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