Yahoo sarà tutta di Verizon

Yahoo sarà tutta di Verizon

L'operatore telefonico punta a monetizzare l'enorme audience del vecchio search in viola. Si tratta di un'operazione tutta votata all'advertising
L'operatore telefonico punta a monetizzare l'enorme audience del vecchio search in viola. Si tratta di un'operazione tutta votata all'advertising

Dopo mesi di indiscrezioni arriva finalmente la conferma ufficiale: Verizon ha deciso di acquisire Yahoo! pagandolo 4,83 miliardi di dollari, una cifra tutta in “cash” che permetterà al carrier statunitense di inglobare il marchio del colosso di rete e tutti i business “core” collegati. I ricchi investimenti finanziari non inclusi nell’operazione dovranno trovare una nuova casa, anche se gli aspetti più complicati dell’accordo riguardano la “vecchia” corporation del search e dell’advertising e niente altro.

Sia Verizon che Yahoo ! celebrano l’acquisizione parlando di visione, di numeri (la corporation di rete ha 1 miliardo di utenti attivi al mese 600 milioni dei quali su mobile) e di quello che occorrerà fare per integrare le due realtà, e il provider USA è chiaro fin da subito sulle proprie intenzioni: l’acquisizione servirà a rafforzare la posizione di Verizon come “media company di livello globale”, aiutandola a far crescere i “flussi di ricavi nell’advertising digitale” soprattutto sugli schermi mobile.

Il miliardo di utenti di Yahoo! serve quindi a Verizon per dispensare advertising, in un mercato che tra l’altro è reso sempre più complicato dalla proliferazione degli ad blocker su PC come su terminali tascabili. Gli utenti: Verizon ha acquisito Yahoo! per lo stesso motivo per cui aveva già inglobato AOL, e la nuova venuta dovrà integrarsi sotto il management dello stesso vicepresidente esecutivo (Marni Walden) a cui il CEO di AOL (Tim Armstrong) fa al momento riferimento.

Armstrong si occuperà dell’integrazione delle due società, e l’operazione non sarà affatto facile: i rami secchi in casa Yahoo! non sono pochi, Marissa Mayer avrebbe dovuto far risorgere la corporation ma non ha fatto altro che farle perdere di valore fino all’acquisizione “minimale” da parte di Verizon. Il CEO di Yahoo! dice di voler restare per aiutare in questa ennesima “trasformazione” dell’azienda, ma in pochi dubitano che il suo destino sia di cambiare presto casacca – con una buonuscita a dir poco favolosa visto che sarebbe pari a 57 milioni di dollari.

Verizon vuole vendere advertising agli utenti di Yahoo!, ma gli utenti potrebbero anche decidere abbandonare in massa il servizio sotto la nuova gestione. Verizon vuole vendere advertising ed è disposta a tutto, pur di profilare gli utenti , e la sua storia di ex-monopolista telefonico non promette certo bene per il futuro dello storico marchio telematico.

Quale che sia il futuro, l’acquisizione di Yahoo! per quasi 5 miliardi di dollari ha il sapore di una svendita: lontani, lontanissimi sono i tempi in cui Microsoft era disposta a svenarsi e a pagare 46 miliardi di dollari per fondersi con la concorrente , Jerry Yang voleva di più ma col senno di poi avrebbe fatto meglio a capitolare per garantire una prospettiva diversa a un marchio che è parte integrante della storia di Internet.

Verizon ha comprato quel che resta di Yahoo!, ma il business di Yahoo! non è solo Yahoo!: l’operazione non riguarda gli asset finanziari della corporation, le azioni di Alibaba, Yahoo! Japan e altri investimenti che a conti fatti valgono molto più del “core” aziendale (parliamo di circa 40 miliardi di dollari) e dovranno ora costituire una nuova struttura societaria per gestire gli affari.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 26 lug 2016
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