UE: Windows preinstallato non è un dramma

UE: Windows preinstallato non è un dramma

La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha sentenziato in favore di Sony: ha tutto il diritto (come il resto degli OEM) di infilare Windows o qualsiasi altro software sui dispositivi in vendita
La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha sentenziato in favore di Sony: ha tutto il diritto (come il resto degli OEM) di infilare Windows o qualsiasi altro software sui dispositivi in vendita

L’Ottava Sezione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha emesso la propria sentenza nel caso Vincent Deroo-Blanquart contro Sony Europe Limited/Sony France SA, una vicenda partita dalla denuncia di un cittadino francese che si opponeva all’acquisto di tutto il corredo software preinstallato su un laptop della multinazionale nipponica.

Forse incoraggiato da un analogo precedente francese , Deroo-Blanquart nel 2008, a ridosso dell’acquisto del suo Sony Vaio e dopo aver rifiutato di sottoscrivere il Contratto di Licenza al momento del primo avvio, si era rivolto a Sony per ottenere il rimborso del costo di Windows Vista Home Premium , un sistema operativo che l’utente non aveva interesse a usare, e di altri software non desiderati . Sony aveva rifiutato di rimborsare il solo OS, in quanto parte di “un’unica offerta non scindibile”, offrendo piuttosto l’alternativa di stornare i conti e annullare l’acquisto del portatile.

L’acquirente si è quindi rivolto alla giustizia francese nel 2011 per ottenere 450 euro in qualità di rimborso forfettario per i programmi preinstallati e 2.500 per il danno derivante da quelle che riteneva pratiche commerciali sleali. Risalito di grado di giudizio in grado di giudizio fino alla Cour de Cassation senza ottenere alcunché, il caso è stato sottoposto alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, così da fare chiarezza sulla presunta condotta commerciale scorretta da parte della corporation giapponese, visto che non era possibile acquistare il laptop senza Windows Vista e software annesso né era indicato il prezzo dei singoli elementi inclusi nel “pacchetto”.

La Corte Europea ha giudicato che una pratica commerciale come quella adottata da Sony sia perfettamente legittima , così come non costituisce comportamento ingannevole la mancata indicazione del prezzo del software incluso “nell’ambito di un’offerta congiunta consistente nella vendita di un computer provvisto di programmi informatici preinstallati”.

“Nel caso di specie” continua la sentenza della corte, emerge che “la vendita da parte di Sony di computer provvisti di programmi informatici preinstallati risponde, come rileva l’indagine di mercato connessa, alle aspettative di gran parte dei consumatori, i quali preferiscono l’acquisto di un computer provvisto di programmi preinstallati e di uso immediato all’acquisto separato del computer e dei programmi informatici.” L’utente Deroo-Blanquart era stato “debitamente informato” della presenza di Windows Vista sul portatile incriminato.

Spetterà alla giustizia francese, ora, accertare se nel caso specifico il consumatore sia stato influenzato nella sua decisione di effettuare un acquisto consapevole, nello scegliere eventualmente di indirizzarsi verso un altro dispositivo che rispondesse meglio alle proprie esigenze.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
7 set 2016
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