Sandisk presenta la SD da 1 terabyte

Sandisk presenta la SD da 1 terabyte

Presentato il prototipo di una nuova scheda SDXC con capacità da record. Secondo Western Digital schede di queste dimensioni diventeranno a breve la normalità, specialmente con l'avvento dei filmati 8k
Presentato il prototipo di una nuova scheda SDXC con capacità da record. Secondo Western Digital schede di queste dimensioni diventeranno a breve la normalità, specialmente con l'avvento dei filmati 8k

In occasione del Photokina , a soli 2 anni dall’annuncio del modello da 512GB , avvenuto durante l’edizione 2014 della medesima fiera, Western Digital ha presentato un prototipo di scheda SDXC da 1 terabyte , in perfetto sincronismo con l’evoluzione tecnologica del settore delle memorie NAND.

Sandisk non si è sbottonata molto sulle caratteristiche della nuova SDXC. Nel comunicato stampa ufficiale, Dinesh Bahal, vice president, product management, Content Solutions Business Unit di Western Digital ha dichiarato che “Mostrare le più avanzate tecnologie per l’imaging è per noi davvero emozionante. Sedici anni fa abbiamo introdotto la prima scheda di memoria SD SanDisk da 64MB ed oggi stiamo offrendo capacità fino a 1TB”. Per Bahal, l’obiettivo dell’azienda, acquisita da Wetsern Digital, è rimasto quello di continuare a innovare e dare il ritmo al settore dell’imaging.

Prototipo scheda SDXC da 1TB

Il prototipo è legato al marchio SanDisk Extreme Pro, anche se Western Digital non ha rivelato dati concernenti le prestazioni. La scheda è composta da 32 NAND dies , ovvero una configurazione 32 x 256Gbit. È lecito quindi pensare che la scheda sfrutti chip 3D NAND da 256Gbit a 48 layer sviluppati da BiCS. La soglia di 1TB è infatti la prima capacità delle SDXC per la quale si richiedono memorie 3D NAND . Negli ultimi anni si è assistito a un rapido sviluppo della tecnologia 3D NAND, mentre i prezzi sono scesi altrettanto velocemente. I problemi dei alti costi e della scarsa longevità ha fatto sì che la tecnologia 3D NAND si concentrasse principalmente sulle memorie permanenti, fino ad ora, ma sembra che lo cose possano presto cambiare, aumentando il suo impiego per le memorie rimovibili.

Thomas Zaffino

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Pubblicato il
21 set 2016
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