PI Test/ DJI Phantom 4

PI Test/ DJI Phantom 4

Il drone per il mercato consumer che non perde mai la rotta ed evita gli ostacoli
Il drone per il mercato consumer che non perde mai la rotta ed evita gli ostacoli

Presentato a marzo 2016, il Phantom 4 è l’ultimo arrivato in casa DJI. La novità principale di questo drone è una nuova tecnologia avanzata per evitare automaticamente gli ostacoli e mantenere l’altitudine che, oltre al GPS, in questa versione utilizza dei sensori a ultrasuoni, garantendo così una stabilità in volo mai vista prima. Una nuova fotocamera migliorata, con sensore dell’obiettivo da 12 megapixel , permette al DJI Phantom 4 di effettuare e registrare riprese in formato RAW con una risoluzione massima di 4K UHD a 30fps per i video. Altra novità, che non può passare in secondo piano per questo tipo di prodotti, è il miglioramento della batteria, la quale non soltanto garantisce un’ autonomia di volo di 28 minuti (un record per il settore), ma anche una vita media assai più lunga grazie al sistema di scarica automatica ogni 10 giorni di inutilizzo.


Un controllo più preciso
Il Phantom 4, però, non è migliorato soltanto nel comparto hardware, ma anche dal punto di vista software. La nuova tecnologia di intelligenza/visione artificiale permette al drone di tenere sempre al centro dell’obiettivo il soggetto desiderato e contemporaneamente di evitare ogni tipo di ostacolo (che sia un edificio, una persona o una collina). Con questa modalità potremo usare il drone in completa solitudine, senza quindi la necessità di essere assistiti da un secondo operatore. Il nuovo Obstacle Sensing System del Phantom 4 è possibile grazie ai due sensori ottici rivolti in avanti, che eseguono la scansione degli ostacoli e impostano automaticamente sulla scheda di controllo del drone il percorso più veloce per evitarli, quando possibile. Inoltre riducono il rischio di collisione con oggetti in movimento, garantendo al tempo stesso un volo costante e il blocco automatico in caso di pericolo. Tecnologia che risulta essenziale anche nel caso di attivazione della funzione del “Ritorno a casa”, che adesso permette di trarre in salvo il drone in caso di pericolo evitando gli eventuali ostacoli presenti lungo il percorso.

Dedicato ai videoamatori
Con ActiveTrack , il Phantom 4 diventa un drone perfetto per le riprese aeree di soggetti e oggetti in movimento, consentendo ai piloti dotati dell’applicazione DJI Go di impostare un soggetto da seguire semplicemente toccandolo sullo schermo. Selezionato “l’obiettivo” sul tablet, il Phantom 4 lo riconoscerà e inizierà a seguirlo senza perderlo mai di vista. Utilizzando la funzione TapFly dell’app DJI Go , infine, gli utenti possono impostare una destinazione semplicemente toccando due volte il punto d’arrivo sulla mappa: a quel punto il Phantom 4 calcolerà il percorso di volo ottimale per raggiungere la destinazione, evitando qualsiasi ostacolo.

Le modalità di volo del DJI Phantom 4
Il drone DJI introduce nuovi controlli di volo che semplificano il controllo da parte del pilota e consentono di compiere più facilmente le acrobazie aeree. Scopriamole insieme:
Modalità Position : è la modalità di volo classica di ogni drone. Il controllo è demandato per intero al pilota mediante gli stick del radiocomando;
Modalità TapFly : tutto quello che bisogna fare per volare è selezionare sullo schermo dello smartphone o del tablet collegato al radiocomando la posizione GPS che il drone deve raggiungere;
Modalità Sport : aggiunge più agilità e potenza al drone, permettendogli di raggiungere i 72 km/h pur mantenendo attivi i sistemi di posizionamento satellitare;
Modalità Atti : mantiene fissa l’altitudine del Phantom 4, ma spegne il posizionamento satellitare


Il drone ci segue ovunque
Come già accennato, mediante l’app DJI Go installabile su smartphone e tablet (Android e iOS), possiamo attivare la funzione Follow Me e impartire al Phantom 4 il comando per seguire ogni nostro singolo movimento. Il primo passo per attivare questa funzione è quello di accendere il drone, attendere il link con almeno 6 satelliti e decollare (funzione ormai automatica grazie al decollo automatico disponibile direttamente dal tablet). Una volta portati ad altezza ottimale siamo pronti per procedere.


Attivando dal tablet la modalità Follow Me saremo in grado di selezionare l’oggetto da seguire automaticamente disegnando intorno ad esso un rettangolo. Da questo momento il sistema di Auto Learning apprenderà automaticamente la forma, il colore e i cambiamenti dell’oggetto selezionato.


All’interno del riquadro disegnato, se la procedura è andata a buon fine, apparirà la dicitura GO necessaria per attivare il pilota automatico. Da questo momento il drone seguirà automaticamente l’oggetto indicato, mantenendolo al centro della scena ed evitando eventuali ostacoli lungo il percorso.


Volare evitando gli ostacoli
La funzionalità più interessante del Phantom 4, quella che probabilmente cambierà radicalmente tutto il mercato consumer dei droni, è sicuramente la presenza di due nuovi sensori posti frontalmente che permettono al velivolo di evitare gli ostacoli. Tale funzionalità è sempre attiva di default, sia durante il volo manuale sia durante quello automatico e può essere gestita dalla schermata di controllo della funzione Follow Me . In ogni momento, però, il pilota può disattivarla dalle impostazioni avanzate tramite l’app installata sul tablet, situazione che si rende necessaria in particolar modo se si opera in spazi chiusi.

Schiantarsi è impossibile
I sensori per il rilevamento degli ostacoli iniziano a individuare la presenza di un oggetto lungo il percorso di volo a una distanza di circa 3 metri. Pur sembrando una distanza davvero minima per evitare un incidente, il drone riesce ad arrestarsi in tempo anche se alla massima velocità. Durante il volo manuale, inoltre, il Phantom si fermerà in caso di ostacolo, mentre con la funzione Follow Me attiva lo eviterà continuando nel suo percorso. La presenza di ostacoli viene segnalata al pilota sia a livello sonoro, con un allarme, sia a livello visivo, con l’utilizzo di bande che indicano la distanza dall’ostacolo e la direzione di quest’ultimo. Sfortunatamente, il rilevamento avviene a 180 gradi per la parte frontale del drone; questo non permette quindi di evitare eventuali ostacoli posti sul retro del Phantom. Grazie ai sensori a ultrasuoni posti sotto il drone, infine, il drone è in grado di mantenere un’altitudine stabile anche in assenza del segnale GPS o in presenza di un terreno frastagliato. Tale sistema è in grado di evitare incidenti nel caso in cui il pilota sia distratto, in quanto il sistema avverte l’utente che il suolo sotto al Phantom sta diminuendo senza che effettivamente sia iniziata la discesa (per esempio in collina o su zone con terrazzamenti).

Il DJI Phantom 4 viene commercializzato a partire da 1.399 euro .

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Pubblicato il 26 set 2016
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