LIVE/ Future Decoded 2016

LIVE/ Future Decoded 2016

Torna a Milano la conferenza che presenta il meglio della tecnologia Microsoft agli addetti ai lavori. Qual è la visione di Redmond per il futuro della tecnologia?
Torna a Milano la conferenza che presenta il meglio della tecnologia Microsoft agli addetti ai lavori. Qual è la visione di Redmond per il futuro della tecnologia?

Milano – Le parole d’ordine sul palco saranno tre: innovazione, formazione e network, ovvero la possibilità di veder riuniti in una giornata di lavoro intenso le migliori occasioni per conoscere tutte le novità lanciate da Microsoft sulla sua piattaforma software, imparare a sfruttarle al meglio e conoscere gli esperti di queste tecnologie in grado di offrire suggerimenti e consulenze per lavorare con questi strumenti. Future Decoded torna dopo il debutto del 2015, questa volta a Milano e con speaker di eccezione.

Potrete seguire l’intera giornata dei lavori qui su Punto Informatico , sia in streaming che con il nostro live blogging: si partirà alle 9:30 con il general manager di Microsoft Italia, Carlo Purassanta, che assieme al Fabio Santini lancerà la volata allo speaker più prestigioso di oggi. Alle 10:00 salirà sul palco Scott Guthrie, il vicepresidente che a Redmond si occupa dello sviluppo della piattaforma cloud Azure che nella visione del CEO Satya Nadella costituisce uno dei punti di forza dell’offerta di Microsoft.

La giornata proseguirà con altre sessioni dedicate alle tecnologie più recenti di Big M, tutte all’insegna dei nuovi strumenti presentati nel corso delle ultime conferenze tenutesi negli USA come Build e Ignite. Appuntamento dunque a partire dalle 9:30 per il nostro live blogging, seguiteci su questa pagina per tutti gli aggiornamenti, le interviste e le anticipazioni dal Palazzo del Ghiaccio di Milano.

LIVE: gli aggiornamenti più recenti sono in cima alla pagina

11:23: Ci stiamo spostando alla conferenza stampa: continuate a seguire il live streaming su questa pagina, riprenderemo gli aggiornamenti tra poco.;)

11:20: Il vantaggio dei Docker è ovviamente in termini di collaborazione, un team può usufruire al meglio dei container per collaborare allo sviluppo tramite Visual Studio Team Service.

11:17: Si passa a una demo sui Container Docker, per mostrare la gestione di questa tecnologia su Azure.

11:15: Guthrie sta ora illustrando i microservizi di Azure: VM Scale Set, Container Service e Service Fabric che consentono di gestire l’intera catena che compone una struttura cloud.

11:11: Interessante la demo attuale: un testo contenuto in una Jpeg, archiviato nello storage Azure, che viene analizzato da un trigger che fa partire l’OCR e riconosce il testo. Che viene anche stivato in un DB SQL, in modo completamente automatico.

11:09: Questi trigger sono utilizzabili in molti contesti, e costituiscono un metodo semplificato per generare una raccolta di dati senza dover complicarsi la vita a livello di codice delle app.

11:06: Demo con GitHub: che in presenza di alcuni eventi richiama un URL specifica che genera un log consultabile comodamente.

11:05: Demo su un HTTP-trigger, che prende un parametro dalla URL per generare una insert in un DB.

11:04: Si parla di Azure Functions, la funzione che permette di creare eventi-trigger che fanno partire una serie di azioni sui servizi Microsoft o anche di parti terze. Demo, ovviamente.

11:00: Scott ha fatto vari tentativi ieri per sistemare la sua demo: ora mostra come sarebbe possibile ritornare a una delle versioni precedenti del deployment, con un semplice clic, grazie alla memoria che tiene Azure delle versioni delle app caricate.

10:58: Ora la dimostrazione si sta spostando sulla possibilità di far girare un ampio ventaglio di linguaggi su queste web-app: al momento tocca al PHP, con poche righe di codice che serviranno a creare una piccola ASCII art.

10:51: Continua la rassegna dei vari pannelli di Azure, con Guthrie che si alterna tra le dashboard e le dimostrazioni della web-app in produzione: con la possibilità anche di fare roll-back rapido se ci si accorge che si è commesso qualche errore.

10:49: Dal pannello della web-app, Guthrie ora mostra come effettuare lo scale-up delle risorse assegnate al codice appena creato. Basta aumentare il numero di istanze in modo manuale, oppure consentire l’auto-scaling attraverso una percentuale fissata all’interno di un intervallo di processore occupato.

10:47: Ovviamente Guthrie aveva del codice pronto, che carica al volo nel contenitore appena creato per mandarlo subito in produzione (con una grande scritta “Italy is great” per ingraziarsi il pubblico).

10:46: Demo per la creazione di una app service. Di fatto si usa una procedura automatica nella quale specificare il nome dell’app, e in cui caricare la nostra web-app (in questo caso scritta in dotNET).

10:45: È Azure stessa a occuparsi in modo automatico di far girare il codice dello sviluppatore in modo ottimale: a quest’ultimo resta comunque la possibilità di decidere la quantità di risorse in termini di macchine virtuali e potenza necessaria per operare al meglio.

10:43: Tra i punti di forza di Azure: flessibilità e scelta, ovvero poter combinare ad esempio Linux e Windows, o diverse tecnologie database, per ottenere le massime prestazioni per le proprie applicazioni. Inoltre c’è una ampia compatibilità con quasi qualsiasi tipo di linguaggio di programmazione, web o tradizionale, per creare le app da far girare nella nuvola.

10:42: Si va sul tecnico adesso, Guthrie vuole offrire al pubblico una sorta di introduzione espresso ad Azure e ai suoi strumenti principali.

10:41: Numeri che sembrano soddisfare Guthrie quelli che cita sul palco: 120mila nuove iscrizioni ad Azure ogni mese, con 4 milioni di database SQL attivi sulla piattaforma.

10:39: Tra i partner che usano la tecnologia Azure, anche per gli analytics: BMW che fornisce così dati sulle percorrenze delle sue auto, e Rolls Royce che tiene sotto controllo le sue turbine d’aeroplano.

10:37: Scott Guthrie nomina una grande azienda italiana che usa Azure per la propria infrastruttura: perplessità tra il pubblico, “Cup?”, poi si capisce che parla di Coop.:)

10:35: Una citazione anche per Azure Stack, una tecnologia di cui abbiamo parlato su Punto Informatico. Una sorta di riproduzione della infrastruttura Azure anche a livello locale, per avere massima coerenza tra quanto viene effettuato nel proprio ambiente di cloud ibrida.

10:32: C’è anche un sistema chiamato “logging analytics”: permette di analizzare in modo intelligente i log presenti su ambiente cloud, virtualizzato o locale, contemporaneamente, attraverso una query unica con cui interrogare il sistema che provvede ad analizzare il complesso dei dati. Anche se si tratta di milioni di informazioni distribuite in log di diversi sistemi operativi.

10:27: Azure Monitor è lo strumento cloud che permette di gestire in maniera olistica la propria infrastruttura. Valutando fino alla riga di codice eventuali problematiche che insorgano, valutare il funzionamento in termine di metriche e di risorse consumate. Tutto molto personalizzabile sul piano grafico e funzionale, in modo tale da offrire strumenti adatti a amministratori di sistema, sviluppatori o qualsiasi altro soggetto che utilizzi Azure.

10:25: L’obiettivo di Microsoft resta comunque anche garantire l’interoperabilità: con il Microsoft Operation Management + Security si può operare contemporaneamente su Azure, sui propri server e anche su AWS per raccogliere log e gestire da una sola dashboard le proprie macchine virtuali, app e tutto quanto fa infrastruttura informatica del proprio business.

10:24: Secondo Guthrie, la soluzione cloud ibrida di Microsoft è la più completa grazie alle competenze che vengono da anni di sviluppo lato enterprise, server e client dell’azienda di Redmond. Non si tratta solo di collegare i server aziendali alla nuvola, spiega, bensì di integrare e coordinare l’operatività dei dati locali e di quelli remoti a tutti i livelli: per sicurezza, dati, aggiornamento delle applicazioni ecc.

10:22: Security Center offre accesso a una lista di warning relativi alle applicazioni e ai dati caricati su Azure. Per esempio rileva un potenziale attacco SQL Injection a un database, offrendo la possibilità di intervenire rapidamente per assicurare l’integrità del proprio ecosistema.

10:20: Tra le caratteristiche di Azure, Guthrie decide di partire dalla sicurezza con la dashboard che permette di controllare la situazione in termini di protezione della propria nuvola Azure. Si chiama “Security Center”, e permette di avere una chiara visione di cosa sta accadendo sul piano macchina virtuale o sul piano applicativo nella nuvola.

10:17: Un video racconta ora le caratteristiche dei datacenter Microsoft: che ad esempio sono al 100 per cento neutrali sul piano delle emissioni, e che contengono abbastanza cavi da percorrere due volte la circonferenza della Terra.

10:15: Guthrie parla di cambiamento storico, anche per Microsoft, nella concezione della tecnologia informatica. Naturalmente Azure, il cloud di Microsoft, sarebbe la soluzione più completa sul mercato: anche grazie alla presenza di 36 datacenter distribuiti in tutto il mondo, che offrono il doppio della presenza territoriale di Google e Amazon messe assieme.

10:10: Intervento che si conclude e ora Scott Guthrie con la sua polo rossa è sul palco.

10:08: Citata anche la nuova sede di Microsoft Italia, che si sposta in centro a Milano: febbraio 2017 la data fissata. Sarà una piattaforma aperta, anche al pubblico di ogni tipo, per portare la tecnologia di Microsoft (e non solo) sul mercato e nella società civile.

10:05: Si sta concludendo l’intervento di Purassanta, che sta rilanciando l’iniziativa GrowITup di Microsoft per il sostegno alle startup. Un meccanismo per coniugare interesse delle grandi aziende e la creatività delle iniziative dal basso e arginare la fuga dei cervelli all’estero.

9:59: Le aziende intervistate da Microsoft che meglio utilizzano le tecnologie riescono a ottenere il 5 per cento in più di profitto e il 4 per cento in più di fatturato rispetto alla media del mercato.

9:59: Il GM Microsoft Italia spiega che chi usa il digitale riesce a ottenere un risultato migliore sul piano business. Non solo ottimizzando i processi interni, ma anche per migliorare i rapporti con clienti e potenziali clienti. Una chiave, dice, per riguadagnare parte del PIL perduto dall’Italia in questi anni.

9:55: Purassanta racconta di un’Italia affamata di digitale, con tutti gli eventi organizzati dalla sua azienda che fanno registrare il tutto esaurito.

9:50: Sul palco è salito Carlo Purassanta, GM di Microsoft Italia, che sta introducendo l’ospite principale di giornata: Scott Guthrie. Prima di lui, Fabio Santini ha riassunto gli ultimi annunci degli ultimi mesi fatti sempre da Microsoft sia per il software (da SQL Server 2016 alle nuove versioni di Visual Studio) che per le altre operazioni di mercato: acquisizione di Linkedin compresa.

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Pubblicato il
7 ott 2016
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