SongBird trova e denuncia la musica online

SongBird trova e denuncia la musica online

Scandaglia anche Napster e affini il nuovo sistema adottato dai produttori della IFPI per ridurre al silenzio tutto ciò che è file-sharing musicale e che non riconosca i diritti d'autore. Ma c'è un... ma
Scandaglia anche Napster e affini il nuovo sistema adottato dai produttori della IFPI per ridurre al silenzio tutto ciò che è file-sharing musicale e che non riconosca i diritti d'autore. Ma c'è un... ma


Londra – Ieri negli uffici londinesi della IFPI, la fondazione che riunisce i produttori musicali di mezzo mondo, è stata presentata la tecnologia SongBird, un sistema pensato per individuare su Internet le musiche degli artisti o delle etichette che lo richiedano per sapere chi e come ne sta abusando.

Il software, concepito da un 20enne della Media Enforcer, è pensato come supporto indispensabile per le attività anti-pirateria condotte sulla Rete, per scovare gli usi illeciti che vengono fatti della musica e per quindi arrivare a poter individuare chi è responsabile dell’illegalità stessa.

Stando a Jay Berman, chairman della IFPI, “SongBird offre a chi detiene il diritto d’autore tutta una nuova capacità di investigare su come Napster utilizzi la propria musica e, se lo desidera, per intraprendere i passi necessari affinché sia rimossa”.

Ma non c’è solo Napster, naturalmente, nel pensiero dei discografici, letteralmente circondati da sistemi di file-sharing illegali e da un numero crescente di alternative che aspirano alla legalità imponendo sottoscrizioni e abbonamenti agli utenti.

“SongBird – ha anche detto Berman – non solo aiuta nel lavoro di tutela dei propri diritti gli autori americani ma rientra anche perfettamente nelle strategie antipirateria globali della IFPI”. Come si ricorderà, la IFPI si è fatta promotore di numerose operazioni contro i sistemi di file-sharing. In un caso, in Belgio, addirittura contro singoli utenti dei sistemi che, una volta individuati, si sono visti sequestrare supporti digitali e sanzionare per aver scaricato musica.

D’altra parte lo slogan di Media Enforcer è: “Combattere la pirateria online con tecnologie, servizi e informazione”.


SongBird è un software che viene distribuito gratuitamente per rintracciare musica online che, stando alla presentazione che ne viene fatta, consente ad un utente di ottenere appena installato una lista delle diverse versioni di un pezzo che sono disponibili online. Una lista che potrebbe comprendere anche le versioni di musiche la cui riproduzione e diffusione non è coperta da autorizzazione e accordi tra produttore e distributore, o tra artista e utente di un sistema di file-sharing.

Si tratta, dunque, di una sorta di “agente intelligente” capace di girare sulla Rete a caccia di determinati file, consentendo a produttori ed artisti, per esempio, di sapere quanto è popolare un pezzo che hanno voluto diffondere via Internet o quale interesse sta suscitando un certo album di cui si è fornita una “clip”.

Il software pare sia in grado di riconoscere i nomi dei file anche quando vengono storpiati o modificati con algoritmi noti, sebbene sia probabile che l’evoluzione delle tecniche “mascherafile” renderà la vita difficile a SongBird.

Naturalmente, proprio le sue caratteristiche di “crawler intelligente” possono consentire, a chi lo scarica, di individuare facilmente sulla rete i brani che sta cercando, la musica che intende scaricare illegalmente. Trasformando così il sistema anti-pirateria in un ennesimo motore a disposizione dell’uso illecito.

Ed esiste una versione a pagamento del software: con 50 dollari si acquisisce il diritto di ricercare anche all’interno di Gnutella e di inserire nella lista dei file ricercabili, oltre ai file musicali, anche quelli dedicati ad altri media, come i film, sempre più diffusi nei sistemi di file-swapping. Siamo di fronte ad un “supergnutellone” un po ‘ macchinoso e a pagamento?

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Pubblicato il
10 mag 2001
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