PI Test/ Sony PlayStation VR

PI Test/ Sony PlayStation VR

Il visore per la Realtà Virtuale realizzato dal colosso nipponico consente di avvicinarsi a questa nuova esperienza di gioco a prezzi contenuti, ma occorre accettare qualche compromesso
Il visore per la Realtà Virtuale realizzato dal colosso nipponico consente di avvicinarsi a questa nuova esperienza di gioco a prezzi contenuti, ma occorre accettare qualche compromesso

La Realtà Virtuale (VR) riuscirà mai ad affermarsi? Nella scorsa primavera sono stati presentati i primi modelli di visori Oculus Rift e HTC Vive, ma da allora tutto è rimasto tranquillo. A causa degli oltre 2.000 euro necessari per procurarsi un gaming PC e il necessario equipaggiamento per la VR, numerosi giocatori hanno ritenuto l’esplorazione dei mondi virtuali un’esperienza troppo costosa. Ed è qui che entra in gioco Playstation VR : con un prezzo di 399,99 euro Sony rende economico l’approccio alla VR; il visore per console PS4 costa infatti circa la metà dei dispositivi concorrenti. Divertirsi con la VR richiederà però dei compromessi.


Installazione: groviglio di cavi
Prima di potersi “immergere” nell’universo parallelo, la prima volta occorreranno circa 15 minuti per allestire tutto il sistema. Sony mette a disposizione una guida illustrata e, dopo aver eseguito tutti i collegamenti indispensabili, fornisce assistenza attraverso un tutorial interattivo. Per facilitare l’installazione, anche i cavi sono tutti numerati. L’operazione si rivela di una semplicità estrema, ma chi non predisporrà tutto con ordine si troverà con un groviglio di cavi sparsi per tutto il salotto.


Tecnologia: visione nebulosa anziché nitida
La visione sullo schermo non è perfetta. Il luminoso display OLED dai colori intensi, con diagonale di 5,7 pollici , offre una risoluzione Full-HD (1.920 x 1.080 pixel), che corrisponde a 960 x 1080 pixel per occhio . Al confronto, HTC Vive e Oculus Rift consentono invece una risoluzione di 1.200 x 1.080 pixel che, per la distanza interpupillare, crea un’enorme differenza.
Anche tra i nostri esperti le reazioni sono state negative: alcuni redattori si sono espressi dicendo che non era altro che una “poltiglia” di pixel, altri avrebbero desiderato delle lenti correttive per la vista. A prescindere dalla bassa risoluzione, il display si rivela di buona qualità, con un’elevata frequenza di refresh, offre una risposta quasi immediata e si può affermare che l’effetto 3D è ben riuscito. Il campo di visione, riempito quasi completamente, rende possibile anche un’esperienza immersiva.


Comfort: accettabile, grazie all’elemento di fissaggio
Nelle lunghe sessioni di gioco o nella visione di film, il comfort di indossabilità si rivela particolarmente importante. Anche se i 637 grammi della Playstation VR rappresentano un peso più elevato rispetto ai visori di Rift e Vive, il dispositivo di Sony si rivela più comodo da indossare, grazie all’ armatura di rinforzo in plastica. L’unità processore esterna fa sì che il baricentro non poggi direttamente sul naso, consentendo quindi di ripartire il peso in modo uniforme . Grazie all’elemento di fissaggio, il visore VR aderisce in modo abbastanza stabile, anche se anteriormente presenta un gioco eccessivo e tende a dondolare leggermente, eseguendo dei movimenti veloci.


Playstation Camera obbligatoria per gestire il visore
La Playstation Camera, indispensabile per giocare (60 euro), ma non inclusa nella dotazione, rileva i LED disposti sul visore. I punti luminosi si illuminano di blu e consentono quindi di giocare anche in condizioni di scarsa luminosità ambientale. La console provvede a elaborare fulmineamente i dati della videocamera per rilevare l’esatta posizione del giocatore. In via opzionale, anche la collocazione del controller Dualshock 4 potrà essere rilevata dalla camera, grazie alla barra luminosa. È infatti tradizione che la maggior parte dei giochi possa essere gestita tramite gamepad.
La grande illusione della VR può essere “vissuta” solo attraverso i due controller Move , che nel mondo virtuale diventeranno le vostre mani. Nel gioco Batman Arkham VR il gamer potrà, ad esempio, infilarsi nel costume da pipistrello e scagliare un boomerang ai cattivi: impossibile “vivere” un’immersione più profonda nella VR. Un’esperienza di questa portata fa dimenticare anche la qualità scadente dell’immagine. Unica complicazione: il costo di 80 euro per procurarsi questi accessori extra, che a conti fatti non rendono la Playstation VR così economica come si pensava.

Top giochi per la VR
In occasione del lancio della Playstation VR erano già disponibili 20 titoli, ma il numero tenderà a salire velocemente. A differenza di quanto viene offerto da Rift e Vive, già all’inizio, si potrà scegliere subito tra autentici blockbuster dei generi più gettonati.


DRIVECLUB VR – La straordinaria visione a 360 gradi della Ferrari mostra tutto il potenziale della VR, ma tecnicamente la corsa è un po’ monotona.


RESIDENT EVIL 7 – I giochi horror sembrano fatti ad hoc per la VR. La demo Kitchen dell’imminente gioco horror non mancherà di darvi una scarica di adrenalina.


BATMAN ARKHAM VR – Gita a Gotham: in questo titolo, giocabile in prima persona, il giocatore, grazie ai Move Controller, si sentirà davvero nei panni di Batman.

In conclusione…
La Playstation VR consente di avvicinarsi al mondo della VR, senza spendere cifre spropositate. Per questo prezzo allettante, l’acquirente dovrà però accettare dei compromessi. Rispetto ai concorrenti HTC Vive e Oculus Rift, nettamente più costosi, l’immagine offerta è meno nitida e inoltre la strategia di vendita di Sony non è particolarmente friendly per l’utente: la mancanza dell’indispensabile videocamera sarà un’amara sorpresa per gli interessati. Inoltre, per godere pienamente della VR saranno necessari i controller Move, che dovranno essere acquistati a parte. I possessori di PS4 che sorvoleranno su queste mancanze, potranno prendere in considerazione la Playstation VR. La sua semplice struttura, la qualità costruttiva adeguata e l’interessante scelta di giochi, si riveleranno all’inizio ottimi argomenti per orientarsi all’acquisto.

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Pubblicato il
6 dic 2016
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