Gulp! CD-R tre volte più cari

Gulp! CD-R tre volte più cari

Nei prossimi mesi il prezzo dei supporti CD-R potrebbe aumentare di oltre tre volte quello attuale. Alla base di questo improvviso rincaro vi sarebbe il recente boom della domanda ed il costo elevato delle royalty
Nei prossimi mesi il prezzo dei supporti CD-R potrebbe aumentare di oltre tre volte quello attuale. Alla base di questo improvviso rincaro vi sarebbe il recente boom della domanda ed il costo elevato delle royalty


Taipei (Taiwan) – Presto il prezzo dei supporti CD-R potrebbe tornare sui livelli di pochi anni fa, quando un disco costava in media tre volte la cifra attuale.

A lanciare l’allarme ai consumatori è IDC che, in un suo recente rapporto, ha previsto che il prezzo dei CD-R potrebbe addirittura crescere di oltre il 350% rispetto al prezzo più basso registrato lo scorso anno.

La stessa IDC afferma però che il prezzo medio di un CD-R vergine (sul mercato all’ingrosso) sarà, per questa estate, di 30-35 centesimi di dollaro, pari a 650-760 lire: una cifra che, sebbene nettamente più alta del prezzo minimo di 10 centesimi (220 lire) dei mesi passati, appare comunque ancora inferiore ai 47 centesimi (1.000 lire) dello scorso anno.

Rincari sono comunque stati confermati anche dai più grossi produttori di CD vergini, fra cui Memorex, TDK e Verbatim. A guidare le tendenze di mercato in questo settore è Taiwan, che detiene il 75% della produzione mondiale di supporti CDR e CD-RW.

IDC non sa prevedere esattamente quando gli aumenti interesseranno gli utenti finali e per quanto si protrarranno. Quello che appare certo è che questa tendenza non interesserà il prezzo dei CD-RW che, anche nel prossimo futuro, dovrebbe mantenersi sui livelli attuali.

Le cause di questo improvviso rincaro del prezzo dei CD-R sembra dovuto principalmente a due cause: la crescita vertiginosa della domanda (pari all’84% nel 2000), che ha superato l’attuale capacità produttiva delle aziende sopravvissute alla recente crisi del settore, e l’elevato prezzo delle royalty imposte ai produttori da Philips, Sony e Taiyo Yuden.

Se inizialmente le royalty incidevano sul costo finale di un CD vergine soltanto del 3%, oggi si parla di un fattore compreso fra il 32% ed il 41%, oltre un terzo del costo di un disco. Proprio per questo motivo, pochi mesi fa, la Fair Trade Commission di Taiwan ha multato Philips, Sony e Taiyo Yuden di parecchi milioni di dollari per concorrenza sleale.

Dopo questa sentenza, Philips ha rivisto il suo CD-R Disc Patent License Agreement, rinunciando a raccogliere royalty per conto delle sue associate, Sony e Taiyo Yuden: d’ora in avanti ai produttori di CD sarà così consentito di contrattare direttamente con le singole proprietarie dei brevetti.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
10 mag 2001
Link copiato negli appunti