Resident Evil 7 fa crack e Denuvo va in crisi

Resident Evil 7 fa crack e Denuvo va in crisi

La protezione anti-pirateria che doveva blindare il nuovo titolo Capcom ha resistito appena cinque giorni. Un record per i pirati, ma anche un duro colpo all'immagine della società creatrice del DRM
La protezione anti-pirateria che doveva blindare il nuovo titolo Capcom ha resistito appena cinque giorni. Un record per i pirati, ma anche un duro colpo all'immagine della società creatrice del DRM

Resident Evil 7 , il videogame più atteso di inizio 2017, ha resistito appena cinque giorni prima di essere crackato. Questo, nonostante l’azienda che ha prodotto il sistema di protezione, Denuvo Software Solutions, abbia messo in campo le proprie rigide tecnologie DRM per contrastare il fenomeno. Fondamentalmente, anche gli altri videogame in uscita nei mesi a venire e protetti dalla stessa tecnologia Denuvo potrebbero subire la stessa sorte.


Pochi giorni dopo l’uscita sul mercato, avvenuta il 24 gennaio, la versione protetta per PC di Resident Evil 7: Biohazard è apparsa sui siti pirata, pronta per il download . Normalmente Denuvo offre ai suoi clienti (Capcom in questo caso) alcuni mesi di protezione, per cui questo crack non costituisce soltanto una sorta di record, ma un punto critico per la più famosa tecnologia antipirateria che porta lo stesso nome della società.

Di recente, Denuvo ha dovuto subire attacchi crescenti . Nell’agosto 2016 il gruppo Conspir4cy (CPY) ha condiviso a mezzo torrent una versione Denuvo-free di “Rise of the Tomb Raider” circa cinque mesi dopo il lancio sul mercato. Potrebbe apparire un periodo di tempo lungo, ma per Denuvo è stata un’amara sconfitta.

Anche Resident Evil 7 è stato crackato dalla crew CPY, il gruppo italiano al vertice della piramide della pirateria, che fa il resto del lavoro riversandolo in rete in una manciata di minuti. Attualmente, decine di migliaia di utenti stanno effettuando illegalmente il download del gioco da 23 GB.

A propria difesa Denuvo afferma di non avere mai definito le proprie soluzioni come sistemi “inviolabili”. L’obiettivo, insiste la società, è dare ai produttori di videogame una finestra di tempo che rappresenti per loro opportunità di vendita libera dalla pirateria, dal giorno del lancio a un momento indefinito nel futuro. Proteggere questi preziosi primi mesi è lo scopo di tutto il lavoro. In alcuni casi, Denuvo è riuscita nel suo intento, con titoli tripla A, come Just Cause 3 che risulta ancora protetto dalla pirateria dopo mesi dal lancio.

Denuvo è ovviamente un sistema che si può crackare, ma meno di una settimana di protezione è come non averla affatto. Gli utenti pirata sono notoriamente impazienti, ma buona parte di essi può probabilmente attendere una manciata di giorni per avere un gioco gratis, sapendo che CPY è in grado di fornirglielo.

Nello scorso dicembre Denuvo ha ammesso che non è previsto un rimborso agli editori di videogame qualora la protezione offerta venga successivamente rimossa. “Non possiamo fare commenti sui nostri accordi con determinati clienti, ma non abbiamo alcun accordo che offra il rimborso se il videogame viene crackato entro uno specifico lasso di tempo”, ha dichiarato Robert Hernandez, co-fondatore di Denuvo.
Resta però il fatto che gli editori pagano per avere la protezione Denuvo sui loro titoli, così è ragionevole pensare che una protezione di un anno abbia una valore maggiore di quella di un mese. Ma quando crolla dopo cinque giorni? Ciò deve necessariamente comportare una forma di sconto per non far nascere il dubbio che sia meglio non avere alcuna protezione.

Resident Evil 7 può essere giocato da PC o PlayStation VR, con una suggestiva esperienza di immersione a 360 gradi nel mondo horror. Qui è possibile apprezzare alcune scene del gioco.

Pierluigi Sandonnini

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Pubblicato il
31 gen 2017
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