Twitter ancora contro gli abusi

Twitter ancora contro gli abusi

La piattaforma di microblogging si prepara a implementare soluzioni per sottrarre visibilità ai contenuti molesti e un meccanismo per impedire ai troll recidivi la creazione di nuovi account
La piattaforma di microblogging si prepara a implementare soluzioni per sottrarre visibilità ai contenuti molesti e un meccanismo per impedire ai troll recidivi la creazione di nuovi account

Gli armamenti di cui Twitter si sta dotando per combattere gli abusi e per rendere la propria piattaforma un luogo più sicuro, e più gradito agli inserzionisti, si moltiplicano di annuncio in annuncio: l’ultima tornata di aggiornamenti reca con sé strumenti per offrire meno visibilità ai contenuti potenzialmente controversi e per impedire ai troll recidivi di continuare a manifestarsi sul servizio di microblogging.

Confermando quanto preannunciato a gennaio dal CEO Dorsey, e dando seguito alla crociata contro i contenuti che rischiano di allontanare gli utenti e scoraggiare gli investitori, Twitter ha comunicato l’introduzione di tre soluzioni volte a rendere la piattaforma “un luogo più sicuro”, tre soluzioni che Twitter dichiara essere rispettose della libertà di espressione e soprattutto capaci di incoraggiare gli utenti ad esercitarla, senza che terzi li frenino con micropost minacciosi.

Sulla stessa linea del sistema di filtri implementato di recente, Twitter sta lavorando a un sistema di safe search : si spiega che verranno omessi dai risultati di ricerca “i tweet che ospitano contenuti potenzialmente sensibili e i tweet creati da account bloccati e filtrati”. L’azienda assicura di non operare alcuna drastica rimozione: “questo tipo di contenuti sarà in ogni caso rintracciabile, ma non creerà più confusione nei risultati di ricerca”, si spiega, e all’utente sarà offerta la possibilità di controllare la visibilità di questi contenuti attraverso le impostazioni.

Tweet meno rilevanti

Twitter intende poi sottrarre visibilità ai contenuti “abusivi o di bassa qualità” anche nel contesto delle conversazioni: senza precisare la definizione di questo tipo di tweet di risposta, la piattaforma si ripromette di individuarli ed occultarli ad una prima vista, classificandoli come tweet mano rilevanti e rendendoli consultabili solo su esplicita scelta dell’utente.

Twitter promette inoltre di agire sui propri utenti che si dimostrino recidivi nella propagazione di messaggi violenti e inappropriati : a coloro che siano stati estromessi dalla piattaforma per aver esplicitamente e ripetutamente violato le regole verrà impedita la creazione di nuovi account . L’azienda ha dimostrato in più occasioni di agire con un certo margine di discrezionalità nella sospensione degli account, ma assicura che questi provvedimenti verranno messi in atto nei confronti di “account creati solo per perpetrare abusi e molestie nei confronti di altri utenti”.
Riguardo alle strategie di identificazione, probabilmente basate su una combinazione di fattori, fra cui gli indirizzi IP, Twitter non concede chiarimenti : non intende offrire ai troll alcun tipo di indizio per sfuggire a questa misura.

A partire dalle prossime settimane, a partire dalla mancata visualizzazione delle risposte abusive, Twitter metterà in campo i propri strumenti contro gli abusi. L’azienda anticipa di voler implementare cambiamenti “visibili e meno visibili” nel pieno rispetto della trasparenza, di analizzare le reazioni dei propri utenti, per fare in modo che l’impatto di queste modifiche sia percepito in maniera significativa.

Gaia Bottà

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Pubblicato il 8 feb 2017
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