Assistenti domestici, Echo Show con Alexa e Invoke con Cortana

Assistenti domestici, Echo Show con Alexa e Invoke con Cortana

L'assistente di Amazon si arricchisce di un display da 7 pollici per fornire ancora più informazioni, una soluzione visiva a cui sembra pensare anche Apple. Harman e Microsoft mostrano la propria interpretazione animata da Cortana
L'assistente di Amazon si arricchisce di un display da 7 pollici per fornire ancora più informazioni, una soluzione visiva a cui sembra pensare anche Apple. Harman e Microsoft mostrano la propria interpretazione animata da Cortana

La schiera degli assistenti domestici si è ora arricchita di due nuovi contendenti: Amazon ha presentato Echo Show, mentre Harman ha rivelato il proprio speaker animato da Cortana, ad arricchire un mercato in fermento, soprattutto Oltreoceano.

Il nuovo prodotto della famiglia Echo di Amazon si chiama Echo Show ed è un dispositivo munito di touchscreen che incorpora Alexa. È ora disponibile in pre-ordinazione a 229,99 dollari. Echo Show ha le stesse caratteristiche basilari di un dispositivo Echo solo voce, con l’aggiunta del display che apre alla possibilità di molte funzionalità inedite. Lo schermo Show offre all’utente maggiori informazioni sulle interrogazioni rivolte ad Alexa e può essere utilizzato per riprodurre video, compresi notiziari della Cnn e contenuti da YouTube e Amazon Video. Il display può funzionare da cornice per foto con le immagini archiviate in Prime Photos e mostrare le parole delle canzoni che si ascoltano da Amazon Music. Il dispositivo può essere connesso a videocamere di sicurezza WiFi, avvalendosi dei comandi vocali, semplicemente dicendo al sistema: “Alexa, mostrami la porta d’ingresso”.

Echo show

Una delle nuove funzioni più interessanti è l’accesso alle chiamate in video e voce. Si possono ricevere o fare videochiamate tramite Show grazie alla app Alexa (ma non c’è il supporto per Skype). La funzione “Drop In” consente a un gruppo ristretto di amici e familiari di effettuare chiamate in qualsiasi momento; chi riceve ha tempo 10 secondi per respingere una chiamata Drop In o commutare per una di solo audio. Echo Show è munito di sistema microfonico con tecnologia simile al normale Echo, sebbene abbia otto microfoni anziché sette. Lo schermo è da 7 pollici di diagonale, con una fotocamera da 5 megapixel e una coppia di altoparlanti nella cornice. Il nuovo Show sarà spedito a partire dal 28 giugno. Al momento è in atto la promozione “due a 360 dollari”, con un sconto di 100 dollari.

Il sistema Echo di Amazon è in aperta competizione su un mercato che in Italia deve ancora farsi spazio: se Home di Google è il principale concorrente, come anticipato alla fine del 2016, è arrivato anche Invoke , sofisticato sistema audio Harman Kardon (di proprietà Samsung) che incorpora Cortana di Microsoft. Oltre al suono a 360 gradi, Cortana permette di riprodurre la musica preferita, gestire il calendario e gli appuntamenti, fornire informazioni sul traffico, leggere notiziari e molto altro ancora. Grazie all’integrazione con Skype si possono effettuare anche le chiamate telefoniche. È inoltre possibile controllare a voce dispositivi smart home compatibili, ad esempio comandare l’accensione delle luci o il controllo della temperatura della casa.

Fra i tre contendenti potrebbe spuntarne un quarto: in un’intervista, il senior vice president marketing mondiale di Apple , Phil Schiller, si è lasciato andare circa i piani dell’azienda di un diffusore con assistente personale digitale basato su Siri e munito, anch’esso, di display. Il colosso di Cupertino arriverebbe per ultimo in questo mercato, ma certamente con una forza d’urto non indifferente. Quello degli assistenti domestici sembra essere un mercato molto promettente, almeno negli USA: i dati appena diffusi da eMarketer indicano che 35,6 milioni di americani utilizzano uno di questi dispositivi almeno una volta al mese, con un incremento rispetto al 2016 di quasi il 130 per cento. La fetta di mercato maggiore va a Amazon Echo, 70,6 per cento, seguito da Google Home, 23,8 per cento, mentre agli altri sistemi resta appena un 5,6 per cento.

Pierluigi Sandonnini

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Pubblicato il 10 mag 2017
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