Anonymous: il Ministero degli Esteri è sotto attacco

Anonymous: il Ministero degli Esteri è sotto attacco

Diffusi rendiconti di spesa ma nessun dato sensibile. Gli hacker dicono che non è finita e intanto la Farnesina avvia le indagini
Diffusi rendiconti di spesa ma nessun dato sensibile. Gli hacker dicono che non è finita e intanto la Farnesina avvia le indagini

Il gruppo italiano di Anonymous ha sferrato un attacco informatico ai danni del sito Web del Ministero degli Affari Esteri .

Il comunicato di Anonymous italia è apparso sul blog Cyberguerrilla , attraverso il quale il gruppo ha rivendicato l’attacco e condiviso per protesta il file con le informazioni ottenute.


Tra il materiale finito online e apparentemente ottenuto tramite di esso, vi è in particolare un file Excel con presunti rendiconti sulle spese sostenute per riunioni, vertici e consulenze del Ministero: l’azione degli hacker sembra d’altra parte ispirata ad una protesta anti-politica che punta il dito contro le spese effettuate dall’istituzione .

Come scrive Anonymous: “A malapena potete gestire le porcate che riuscite a concepire nel vostro dominio: quello del ladrocinio legalizzato (…) Continuate pure a dilettarvi nelle vostre riunioni al vertice, nelle vostre commissioni… G7, G8, Intelligence, sorveglianza, terrorismo. Notevoli come voci di spesa da scrivere nel bilancio statale. A pagare, lo sapevamo già, siamo noi italiani”.

Per il momento, in ogni caso, non sembrano essere stati diffusi dati sensibili, a parte alcuni indirizzi email “@esteri.it” costituite tuttavia dall’associazione di nomi e cognomi dei funzionari o da denominazioni degli uffici. Tuttavia gli hacker hanno promesso che si tratta solo dell’inizio e che rilasceranno altro. D’altra parte la natura dei dati fa supporre che “siano stati inseriti vecchi data breach”.

Da parte sua la Farnesina ha confermato l’avvio delle indagini e rivendicato la trasparenza della gestione dei suoi conti: “Per quanto riguarda gli incauti, inopportuni, strumentali e inaccettabili commenti da parte di qualche testata, si precisa che ogni fattura della Farnesina è regolarmente vistata dalla ragioneria ed è conforme a soddisfare le legittime esigenze di funzionamento dell’amministrazione”.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
21 giu 2017
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