Google Glass, ritorno in salsa enterprise

Google Glass, ritorno in salsa enterprise

Mountain View tira fuori l'asso dalla manica e riporta in auge i suoi occhiali per la realtà aumentata. La chiave del successo potrebbe essere quella di puntare esclusivamente alle aziende e al settore dell'healthcare
Mountain View tira fuori l'asso dalla manica e riporta in auge i suoi occhiali per la realtà aumentata. La chiave del successo potrebbe essere quella di puntare esclusivamente alle aziende e al settore dell'healthcare

Ricordate i Google Glass? Il progetto altalenante e poco convincente promosso da Google sembra destinato a trovare nuova linfa. E lo fa in salsa enterprise . Ad ufficializzarlo è Jay Kothari sul blog del team di X (azienda di ricerca e sviluppo). L’idea di indirizzarsi al mondo delle imprese sarebbe venuto durante un affiancamento ai tecnici di GE Aviation , società specializzata in riparazione e assemblaggio dei motori di aerei, che hanno avuto l’opportunità di testare gli occhiali di Google per fruire di istruzioni video, animazioni e immagini direttamente a vista senza doversi distrarre continuamente a sfogliare spessi manuali o guardare altri monitor.


L’utilizzo del dispositivo, secondo quanto registrato dall’azienda e dalla partner tecnica Upskill , ha comportato una riduzione dei casi di errore e un miglioramento dell’efficienza dell’ordine dell’8-12 per cento . Un’altra azienda del settore agricolo, la Agco , è riuscita a ridurre i tempi di produzione anche del 25 per cento e del 30 per cento il tempo per le ispezioni tecniche.


Risultati tanto strabilianti da convincere numerose altre aziende all’acquisizione. Attualmente sarebbero una cinquantina quelle coinvolte, tra le quali spiccano DHL, i cui addetti possono vedere istruzioni in tempo reale su dove posizionare i prodotti, e Dignity Health, i cui medici possono gestire consultazioni dei pazienti guardandoli negli occhi senza distrarsi a trascrivere. Vantaggi simili anche per NSF International, Sutter Health, Boeing e Volkswagen.

Negli ultimi due anni di silenzio, Google ha migliorato il prodotto studiandolo assieme a una trentina di esperti di diversi settori , dalla logistica, alla manifattura, all’healthcare per comprendere quali fossero le reali esigenze a cui dare risposta. “Abbiamo anche fatto miglioramenti al design e all’hardware così da renderlo più leggero e comodo da indossare per lungo tempo; abbiamo anche prolungato il tempo di durata della batteria” – fanno sapere da Google. Passi in avanti in realtà sono stati fatti anche su altri fronti come la possibilità di rimuovere il glass pod , ovvero la parte elettronica dagli occhiali, la possibilità di utilizzare lenti specifiche, una videocamera più potente e precisa, un processore più veloce e connessione WiFi; e per il rispetto della privacy è stata aggiunta una luce rossa che lampeggia durante la registrazione.

È palese che Google stia facendo la corte alle aziende. E lo fa con i prodotti hardware come gli occhiali, ma anche con software specifico . Il suo Google for Jobs (l’integrazione di annunci di lavoro sul motore di ricerca di Google) è l’esempio più palese. Tra le altri recenti novità si conta una nuova app chiamata Hire , dedicata a quanti stanno reclutando nuovi lavoratori. La sua forza è la perfetta integrazione con la G Suite.


In questo modo oltre a trovare candidati interessanti è anche possibile comunicare meglio con loro, grazie alla sincronizzazione con Gmail, programmare colloqui grazie a Calendar e mantenere una tracciatura del candidato esportabile in Sheets. L’app è già utilizzata da alcune aziende partner statunitensi che si dimostrano soddisfatte del prodotto. Jessica Adams, della direzione risorse umane di Brad’s Deals conferma: “l’interfaccia di Hire, semplice e intuitiva, rende facile per chi fa recruiting ma anche manager e altri intervistatori, prendere parte attiva al processo”. Ma il tutto è ancora limitato al mercato USA.

Mirko Zago

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Pubblicato il 19 lug 2017
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