Android 8.0, un Oreo farcito di novità

Android 8.0, un Oreo farcito di novità

Google presenta ufficialmente la nuova major release del suo OS mobile, un sistema che migliora sul fronte delle prestazioni e delle funzionalità e prova ancora una volta a risolvere l'atavico problema di frammentazione della piattaforma
Google presenta ufficialmente la nuova major release del suo OS mobile, un sistema che migliora sul fronte delle prestazioni e delle funzionalità e prova ancora una volta a risolvere l'atavico problema di frammentazione della piattaforma

A poco più di un anno dal debutto iniziale , Android “O” è ufficialmente diventato “Oreo” : l’ottava release del sistema operativo mobile più usato al mondo sfrutta una partnership commerciale a tema dolciario come già successo con KitKat (4.4), ed è infarcito con una serie di novità architetturali significative oltre alle solite funzionalità innovative visibili all’utente finale.

Come da tradizione, Google presenta Android 8.0 Oreo come un OS più veloce, “intelligente”, potente e dolce che mai, una piattaforma che sarà soprattutto una novità per i consumatori mainstream visto che in questi mesi la corporation dell’advertising non ha mancato di distribuire le versioni preliminari del sistema a beneficio degli sviluppatori di app.


Per quanto riguarda le performance , Android Oreo introduce un controllo più stringenti sulle app che lavorano in background così da risparmiare sia i cicli-processore che la batteria; migliorata anche la sicurezza dell’OS grazie – tra l’altro – alla già presentata funzionalità Play Protect , mentre le ottimizzazioni alla funzionalità di garbage collection e all’ efficienza nell’utilizzo della memoria dovrebbero garantire tempi di avvio del terminale sensibilmente inferiori .

Anche il centro notifiche è stato rivisto con le notifiche delle app inserite in un canale separato, mentre 60 emoji risultano riprogettate per il piacere di chi non aspetta altro che inserire buffe faccine nelle sue sessioni di chat con amici e parentado assortito. Oreo segna poi il debutto del Progetto Treble, una tecnologia ideata per separare il software e le app di terze parti dal framework proprio di Android così da favorire l’accelerazione della distribuzione delle nuove release. O quantomeno per invogliare i produttori OEM a rilasciare gli update/upgrade più velocemente.

E parlando di produttori OEM, Google rassicura gli utenti sul fatto che tutti i principali partner del progetto Android (Samsung, HTC, Huawei, Motorola, Sharp, Sony e altri) dovrebbero lanciare o aggiornare i “nuovi” terminali con l’ultima release di Android. Per i dispositivi mobile commercializzati direttamente da Google delle linee Nexus e Pixel, invece, sono già disponibili le immagini di sistema da installare manualmente nel firmware.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
22 ago 2017
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