Vault 7/ I missili del progetto Protego

Vault 7/ I missili del progetto Protego

Nuovo appuntamento con i manuali della CIA pubblicati da WikiLeaks, che questa volta si prende una pausa dai soliti strumenti di hacking per svelare l'esistenza di un sistema di controllo missilistico criptato
Nuovo appuntamento con i manuali della CIA pubblicati da WikiLeaks, che questa volta si prende una pausa dai soliti strumenti di hacking per svelare l'esistenza di un sistema di controllo missilistico criptato

Wikileaks ha ancora una volta rilasciato una serie di documenti e manuali “segreti” appartenenti all’arsenale della CIA, una pratica che va avanti da mesi nell’ambito del programma Vault 7 e che ora, per la prima volta, abbandona il tradizionale ambito della sicurezza informatica per svelare l’esistenza del progetto Protego .

Protego non è uno dei soliti malware adottati dal controspionaggio statunitense per tenere sotto controllo i bersagli sensibili, rubare informazioni e più in generale portare a termine tutto l’armamentario classico delle attività degli spioni a stelle e strisce. No: il progetto Protego descrive un sistema di controllo missilistico e si trova nei repository di documenti della CIA – dice WikiLeaks – senza alcun motivo apparente.

Il nuovo leak include quattro documenti segreti della CIA e 37 altri documenti collegati che descrivono sistemi di hardware e software proprietario forniti da Microchip Technology , mentre la data di riferimento della documentazione è compresa tra gli anni 2014 e 2015 .

I documenti di Protego descrivono un sistema di controllo missilistico basato su micro-controller PIC – prodotti appunto da Microchip Technology – con diversi apparati di controllo progettati per scambiarsi segnali e comunicazioni su canali criptati e sistemi di sicurezza atti ad evitare il lancio accidentale di un ordigno o ad auto-distruggere le chiavi crittografiche in caso di necessità.

I chip di Protego sono stati usati sul campo almeno in un caso rivela WikiLeaks, vale a dire sui caccia prodotti da Pratt & Whitney. Quest’ultima informazione potrebbe però essere incorretta , visto che il contractor statunitense è ufficialmente impegnato solo nella produzione di motori jet commerciali e militari piuttosto che in un velivolo completo.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
8 set 2017
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