Amazon annuncia seconda sede e 50mila assunzioni

Amazon annuncia seconda sede e 50mila assunzioni

Il colosso dell'ecommerce scommette pesantemente sul futuro: solo nell'ultimo trimestre ha investito 5,5 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo. Ma alcuni analisti temono lo scoppio di una bolla
Il colosso dell'ecommerce scommette pesantemente sul futuro: solo nell'ultimo trimestre ha investito 5,5 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo. Ma alcuni analisti temono lo scoppio di una bolla

Amazon scommette fortemente sul proprio futuro. Lo scorso 12 settembre ha annunciato l’intenzione di aprire una seconda grande sede nel Nord America , che potrebbe impiegare fino a 50mila nuovi assunti , lanciando così la competizione fra le grandi città nordamericane (privilegiate quelle con oltre 1 milione di abitanti) per ospitare una delle aziende meglio valutate del momento. Se a tutto questo si aggiungono i 5,5 miliardi di dollari investiti solo nell’ultimo trimestre in Ricerca e Sviluppo , si capisce che i segnali di una forte tendenza alla crescita sono inequivocabili. Secondo gli analisti, però, c’è il rischio che questo notevole sforzo del colosso dell’e-commerce mondiale finisca in una bolla .

Se, infatti, gli azionisti Amazon dimostrano di credere nella linea visionaria del CEO Jeff Bezos, d’altro canto c’è chi ricorda che in passato le aziende che hanno speso di più hanno realizzato di meno. Come Kenneth French della Tuck School of Business del Dartmouth College, che ha calcolato che dal 1963 le azioni delle aziende USA che hanno investito di meno hanno avuto una crescita sei volte maggiore rispetto alle azioni delle aziende che hanno investito di più. Questa valutazione, però, comprende un periodo in cui non esistevano le Web company; secondo quanto calcolato da David Kostin di Goldman Sachs, negli ultimi anni le performance finanziarie migliori le hanno riportate i gruppi che hanno investito molto o molto poco, penalizzando chi si è posto in una via di mezzo. Le tesi di French sono riportate in un articolo del Wall Street Journal, nel quale si esprime, di fatto, il timore che Amazon possa avere imboccato una “strada pericolosa”.

In particolare, si fa notare la tumultuosa crescita dei dipendenti negli ultimi tre anni (30.000 unità solo nell’ultimo trimestre, per un totale di 382.400), le spese per nuove attività, come le produzioni hollywoodiane per la piattaforma di video on demand. La grande scommessa, per Amazon, sarà quella di generare nuovo fatturato in grado di giustificare sia le spese per la nuova sede, sia gli investimenti in corso.

Pierluigi Sandonnini

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Pubblicato il
14 set 2017
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