Indiegogo si evolve in e-tailer

Indiegogo si evolve in e-tailer

Il sito di crowdfunding lancia Marketplace per vendere i prodotti realizzati dalle startup che aiuta a finanziarsi. L'obiettivo è di dare al mercato beni che non si trovano da nessun'altra parte
Il sito di crowdfunding lancia Marketplace per vendere i prodotti realizzati dalle startup che aiuta a finanziarsi. L'obiettivo è di dare al mercato beni che non si trovano da nessun'altra parte

Indiegogo, il sito di crowdfunding nato nove anni fa, si trasforma: non servirà soltanto a raccogliere fondi per le startup ma anche a venderne i prodotti una volta pronti, in quella che sembra una naturale evoluzione orientata ai clienti . Il nuovo sito si chiama Indiegogo Marketplace e viene presentato da Dave Mandelbrot, CEO dell’azienda, nel blog ufficiale . “A partire da oggi, daremo accesso diretto a nuovi prodotti che sono pronti per essere acquistati e spediti tramite Indiegogo Marketplace “, scrive Mandelbrot.

La società con sede in San Francisco venderà anche altri oggetti, aprendo la sua nuova piattaforma a beni che abbiano goduto di una raccolta fondi con successo. Indiegogo prenderà tra il 10 e il 15 percento del prezzo di vendita del prodotto.

La mutazione di Indiegogo

Indiegogo ha raccolto, a oggi, 56 milioni di dollari dagli investitori, compresi Kleiner Perkins Caufield & Byers, Khosla Ventures e Insight Venture Partners.

“Vogliamo rendere più facile per gli utenti trovare le cose a cui tengono di più con una nuova home page, corredata da contenuti editoriali per aiutarli a conoscere meglio quello che stiamo facendo, cosa stanno facendo coloro che si affidano a noi e dove sta andando l’industria”, scrive ancora Mandelbrot. “Lanciamo Indiegogo Marketplace per contribuire a fornire le semplici innovazioni che non si trovano da nessun’altra parte”. Nemmeno su Amazon.

Proprio ad Amazon, invece, punta Kickstarter, l’altra iniziativa, nata otto anni fa a Brooklyn, dedicata alla raccolta fondi per startup, nella quale sono stati investiti finora 10 milioni di dollari. Precisando di non voler diventare un negozio online, lo scorso anno ha stretto un accordo con Amazon per la vendita degli oggetti presentati nelle proprie pagine, nell’ambito dell’espansione del programma LaunchPad.

Pierluigi Sandonnini

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Pubblicato il
18 ott 2017
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