Broadcom vuole Qualcomm

Broadcom vuole Qualcomm

Sul piatto c'è l'esorbitante cifra di 105 miliardi di dollari ed un potenziale terremoto per l'intero mercato dei semiconduttori. Se la fusione dovesse andare in porto la nuova entità giuridica, forte di numerosi brevetti, sarebbe la terza più grande al mondo. All'antitrust l'ultima parola
Sul piatto c'è l'esorbitante cifra di 105 miliardi di dollari ed un potenziale terremoto per l'intero mercato dei semiconduttori. Se la fusione dovesse andare in porto la nuova entità giuridica, forte di numerosi brevetti, sarebbe la terza più grande al mondo. All'antitrust l'ultima parola

Broadcom ha offerto 105 miliardi di dollari per Qualcomm . Il produttore di chip di Irvine , California, a sua volta recentemente acquistata dall’azienda di Singapore Avago Technologies per 37 miliardi di dollari, ha messo sul piatto una cifra del 30 per cento superiore al valore attuale delle azioni Qualcomm e che rappresenterebbe un record per le acquisizione nel settore ICT , essendo addirittura il doppio di quanto è costata EMC a Dell nel 2015 .

L’operazione finirebbe inoltre per creare il terzo produttore di chip al mondo , dopo Samsung e Intel, e secondo alcuni dovrebbe essere proprio quest’ultima a preoccuparsi, che – come dimostra la disfida Apple-Qualcomm – può essere considerato il vero terzo non nominato ma in ballo.

Il tutto, naturalmente, al netto di come si concluderà la transazione e l’eventuale fusione: in primis perché – proprio per la rilevanza dei soggetti interessati e per la grandezza del nuovo soggetto che si verrà a creare sul mercato dei semiconduttori – saranno le autorità antitrust ad avere l’ultima parola sull’operazione. D’altra parte oltre alle grandezze sul mercato, la nuova entità Boardcom/Qualcomm raggrupperebbe in sé un vasto portafoglio brevettuale su chip e tecnologia wireless .

Qualcomm, da parte sua, si è già ritrovata sotto l’occhio attento delle authority nazionali, e proprio i problemi che ha avuto in Corea e a Taiwan hanno dato inizio allo scontro legale che attualmente la vede contrapposta ad Apple e che di fatto ha dato il via ad una congiuntura non proprio positiva per il chipmaker, con la sua divisione solitamente più profittevole (quella del licensing legato alle tecnologie per dispositivi mobile) compromessa dalla perdita di Cupertino come cliente e dalle accuse mosse nei suoi confronti da diverse autorità antitrust.

Nella valutazione e opportunità dell’operazione occorre quindi considerare che il futuro di Qualcomm è legato proprio alla causa che la vede ora coinvolta con Apple e al fatto che essa stessa è a sua volta interessata all’inglobare un’altra azienda, ovvero NXP Semiconductor NV, e se questa operazione dovesse concludersi con successo e in fretta la stessa scalata di Broadcom potrebbe risultare impossibile.

Claudio Tamburrino

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 8 nov 2017
Link copiato negli appunti