Defender ATP, sicurezza cloud anche sui vecchi Windows

Defender ATP, sicurezza cloud anche sui vecchi Windows

Microsoft ha deciso di estendere la compatibilità del suo servizio di protezione basato su cloud alle versioni precedenti di Windows, una scelta che fa felici di admin e sposta il focus della sicurezza sulle nuvole
Microsoft ha deciso di estendere la compatibilità del suo servizio di protezione basato su cloud alle versioni precedenti di Windows, una scelta che fa felici di admin e sposta il focus della sicurezza sulle nuvole

Costretta a scegliere tra la promozione dell’upgrade a Windows 10 o di un servizio telematico a pagamento, Microsoft ha recentemente ribadito che il focus della corporation è ora soprattutto sul cloud: Advanced Threat Protection (ATP) sarà presto compatibile con le release precedenti del sistema operativo, fatto che dovrebbe offrire vantaggi sia alle aziende che al business della corporation.

ATP ha fatto il proprio debuttato come parte integrante di Windows 10 “Creators Update” (1703), offrendo un sistema di gestione e monitoraggio cloud della sicurezza dei PC in ambito enterprise da utilizzare come layer di protezione aggiuntivo accanto al software antimalware sui sistemi endpoint .

Se finora ATP era stata un’esclusiva di Windows 10 , però, Microsoft ha anticipato un cambio di direzione annunciando la disponibilità del servizio anche sui sistemi che usano Windows 7 o Windows 8.1. Su Windows 10 ATP è parte integrante di Windows Defender, mentre sui vecchi Windows la funzionalità dovrà essere integrata con i tool di sicurezza di terze parti.

Nell’annunciare la novità, Redmond ha ancora una volta incensato le qualità di Windows 10 parlando di un sistema che viene generalmente scelto per la sua sicurezza superiore rispetto alle generazioni passate. La disponibilità dei piani a pagamento di ATP su Windows 7 e 8.1 servirebbe – a dire dell’azienda – a facilitare la transizione all’OS-come-servizio negli ambienti “misti” in cui gli amministratori hanno a che fare con diverse versioni di Windows.

Quel che resta invariata , invece, è la data per cui è prevista la cessazione di ogni supporto per Windows 7 vale a dire il 2020. Tra due anni il sistema Windows più usato (o forse no) non riceverà più alcun aggiornamento.

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Pubblicato il
16 feb 2018
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