Ubuntu, statistiche sugli utenti come Windows 10

Ubuntu, statistiche sugli utenti come Windows 10

Canonical intende raccogliere dati statistici sull'uso che gli utenti fanno del suo OS, ovviamente in forma del tutto anonima. Una pratica che non sembra molto diversa da quella adottata da Microsoft con Windows 10
Canonical intende raccogliere dati statistici sull'uso che gli utenti fanno del suo OS, ovviamente in forma del tutto anonima. Una pratica che non sembra molto diversa da quella adottata da Microsoft con Windows 10

Stando a quanto si è recentemente letto nella mailing list ufficiale , alla fine anche Canonical sembra essersi convertita al lato oscuro della telemetria raccolta a livello di sistema operativo: la corporation dice di volersi formare un’opinione informata sui suoi utenti, e per farlo intende abilitare di default la raccolta dei dati al momento dell’installazione di Ubuntu.

La giustificazione dell’azienda richiama la volontà di focalizzare gli “sforzi ingegneristici” sulle cose che contano davvero per gli utenti, un modo insomma per rendere Ubuntu Linux migliore raccogliendo informazioni e trasmettendole on-line tramite una connessione protetta (HTTPS).

In particolare, i dati che Canonical vuole collezionare includono la versione e l’edizione di Ubuntu, la presenza della connettività di rete, la famiglia della CPU, la RAM, le dimensioni dello storage su disco, la GPU, la risoluzione dello schermo, la location – scelta dall’utente e non su base dell’IP – la durata dell’installazione e molto altro ancora.

I dati sarebbero raccolti in forma rigorosamente anonima , sottolinea Canonical, e per aiutare lo sforzo statistico verrebbero installati un tool per analizzare l’uso dei package (Popcorn) e uno per l’invio automatico dei rapporti sui crash (Apport). La raccolta dei dati sarebbe abilitata di default ma potrebbe essere deselezionata dall’utente durante l’installazione.

A conti fatti, Canonical vuole in pratica applicare le idee già adottate da Microsoft con la telemetria in salsa Windows 10 – anche se in quest’ultimo caso la raccolta anonima è continua e non riguarda semplicemente la fase di installazione.

Come sarà accolta la nuova iniziativa? Gli utenti interessati al rispetto della privacy saranno certamente poco entusiasti, e nella peggiore delle ipotesi la telemetria di Ubuntu finirebbe in un flop clamoroso alla stessa maniera della mai compianta interfaccia Unity.

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Pubblicato il
21 feb 2018
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