Foxconn acquisisce Belkin, Donald Trump permettendo

Foxconn acquisisce Belkin, Donald Trump permettendo

Il colosso asiatico è pronto all'acquisizione della società californiana della domotica, un'operazione di notevole valore economico che dovrà però essere approvata dalle autorità USA. Anche se forse questa volta andrà in modo diverso
Il colosso asiatico è pronto all'acquisizione della società californiana della domotica, un'operazione di notevole valore economico che dovrà però essere approvata dalle autorità USA. Anche se forse questa volta andrà in modo diverso

Grossa acquisizione in vista per Foxconn , colosso industriale con base a Taiwan noto per la produzione di Apple iPhone ma anche del 40% circa di tutti i dispositivi elettronici di consumo: l’azienda è pronta ad acquisire la californiana Belkin, con un bel gruzzolo già pronto a passare di mano se le autorità di regolamentazione statunitensi daranno il loro assenso.

L’operazione ha infatti un valore stimato di 866 milioni di dollari “cash”, cifra che Foxconn spenderebbe per acquisire il controllo dei prodotti Belkin – un marchio noto per i suoi dispositivi di connettività ma anche per le tecnologie in grado di rendere “smart” le abitazioni – così come per acquisire gli oltre 700 brevetti attualmente di proprietà dell’azienda.

Belkin continuerebbe in ogni caso a esistere come marchio indipendente , anche se nei fatti diverrebbe una sussidiaria totalmente controllata da Foxconn. Nel salutare l’acquisizione, il CEO di Foxconn Sidney Lu ha parlato di un arricchimento del portafoglio prodotti grazie all’offerta “premium” di Belkin e all’offerta di domotica per la Smart Home.

Le due aziende si sono già accordate per concludere questo matrimonio di interesse quanto prima, ma nella pratica le cose sono un po’ più complicate e non riguardano solo la volontà delle società coinvolte: a dare l’ok definitivo all’operazione dovrà essere il Committee on Foreign Investment in the United States (CFIUS) presso il Dipartimento del Tesoro, organo di controllo che nelle scorse settimane a contribuito a far naufragare l’acquisizione di Qualcomm da parte della taiwanese Broadcom.

Nel caso di Foxconn le cose potrebbero però andare diversamente , visto che la corporation asiatica si è formalmente impegnata ad aprire un impianto produttivo dal valore di 10 miliardi di dollari in Wisconsin con la creazione stimata di 13.000 nuovi posti di lavoro nella zona. Un’opportunità propagandistica preziosa per Donald Trump in vista delle prossime elezioni di medio termine.

Alfonso Maruccia

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
3 apr 2018
Link copiato negli appunti