VirusBay, la community per condividere e discutere malware

VirusBay, la community per condividere e discutere malware

Due ricercatori vogliono creare una piattaforma espressamente dedicata ai loro colleghi, un servizio dai tratti "social" per chi raccoglie, analizza e scambia codice malevolo. La beta (chiusa) è già on-line, con tanto di raccolta fondi
Due ricercatori vogliono creare una piattaforma espressamente dedicata ai loro colleghi, un servizio dai tratti "social" per chi raccoglie, analizza e scambia codice malevolo. La beta (chiusa) è già on-line, con tanto di raccolta fondi

L’ultima novità nel campo della ricerca sul codice malevolo si chiama VirusBay , un servizio Web che vuole essere una piattaforma dai connotati social dove i ricercatori di sicurezza possano scambiarsi sample virali, consigli e analisi. Un modo per avvicinare i professionisti del settore senza la stigma negativa tipica dei sistemi di scambio di malware già presenti on-line.

Attualmente disponibile in stato di beta, VirusBay è frutto del lavoro dei ricercatori Ido Naor e Dani Goland ed è già attiva dal novembre del 2017. Una volta registrati sulla piattaforma, ricercatori ed esperti possono condividere malware e informazioni o magari chiedere consiglio ai veterani su come analizzare una particolare minaccia informatica appena scoperta.

VirusBay, la community per condividere e discutere malware

VirusBay è pensata per estrapolare le informazioni su un particolare sample malevolo qualora queste fossero disponibili su altre piattaforme on-line come VirusTotal , anche se gli autori ci tengono a precisare come le informazioni e i sample stessi non vengano condivisi con i servizi di terze parti nemmeno per una eventuale scansione antivirale.

Di piattaforme da cui è possibile scaricare esemplari di codice malevolo non vi è certo scarsità , sulla Internet di oggi, non a caso VirusBay vuole seguire la strada del social network settoriale con l’obiettivo di costruire una comunità che scambi commenti e conoscenza oltre che sample virali.

La richiesta di un simile servizio è a quanto pare adeguata, visto che nei primi mesi di vita – sotto forma di beta chiusa al pubblico e accessibile solo su invito – più di 1.000 ricercatori si sono registrati su VirusBay condividendo 2.000 sample. Oltre all’apertura al pubblico, gli autori hanno obiettivi ambiziosi (nuove funzionalità, una API e altro ancora) che intendono finanziare con una campagna (già finanziata) di crowdfunding su Kickstarter .

Alfonso Maruccia
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Pubblicato il
30 mar 2018
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