Facebook e il processo politico a Zuck

Facebook e il processo politico a Zuck

Il CEO del social network compare davanti al Congresso spiegando i perché e i percome del business, gli errori fatti nel caso di Cambridge Analytica e tutto quanto. Ma i problemi, per Facebook, sono appena iniziati
Il CEO del social network compare davanti al Congresso spiegando i perché e i percome del business, gli errori fatti nel caso di Cambridge Analytica e tutto quanto. Ma i problemi, per Facebook, sono appena iniziati

Come già anticipato nelle ultime settimane, Mark Zuckerberg ha fatto la sua comparsa davanti ai membri del Congresso statunitense per fornire spiegazioni sullo scandalo Cambridge Analytica (CA) e tutto quello che ne è conseguito . Giacca, cravatta e mimica da automaton, il dominus di Facebook ha risposto alle domande degli esponenti politici difendendo la propria creatura e il suo modello di business.

Zuckerberg ha, per l’ennesima volta, ammesso di aver fatto degli errori con la società di analisi britannica addossandosi tutta la responsabilità, confermando inoltre l’ intenzione di migliorare i controlli e gli strumenti in difesa della privacy da mettere a disposizione di tutti gli utenti.

Il modello di business di Facebook consiste nella visualizzazione di advertising, ha poi detto Zuckerberg, e anche se il futuro non è scritto ci sarà comunque “sempre” una versione del social network gratuita per tutti. La qual cosa non conferma né smentisce l’idea di un possibile servizio “premium” senza pubblicità.

Facebook

Uno degli uomini più ricchi del mondo ha poi negato ancora una volta di aver violato il patto stretto con la Federal Trade Commission (FTC) nel 2011 sull’uso dei dati degli utenti, rovello che in ogni caso verrà sviscerato dalla stessa agenzia federale con una apposita indagine segreta già annunciata nei giorni scorsi.

Zuckerberg si sarebbe comportato bene davanti alle domande – a volte non lucidissime – dei “parrucconi” di Washington, dicono i commentatori , ma a ben vedere gli scogli più pericolosi Facebook deve ancora affrontarli. Dopo Cambridge Analytica due nuove società emergono come protagoniste di una presunta raccolta illegittima dei dati degli utenti, l’una impegnata a usare le stesse tattiche di CA (CubeYou) e l’altra coinvolta nel referendum che ha sancito la Brexit (AggregateIQ).

Facebook dovrà ora vedersela anche con l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana, che ha avviato un procedimento nei confronti del social network per presunte pratiche commerciali scorrette, mentre il co-fondatore di Apple Steve Wozniak si è unito al movimento #deletefacebook dicendo che la corporation “fa soldi” sulla vita degli utenti .

Alfonso Maruccia
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Pubblicato il
16 apr 2018
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