Kodak: illegali le cam digitali di Sony

Kodak: illegali le cam digitali di Sony

Un colosso contro un gigante. In mezzo i brevetti sulle principali tecnologie di digital photography, alla base delle maggiori innovazioni del settore fotografico. Più in là, un mercato ricchissimo di cui Kodak vuole la leadership
Un colosso contro un gigante. In mezzo i brevetti sulle principali tecnologie di digital photography, alla base delle maggiori innovazioni del settore fotografico. Più in là, un mercato ricchissimo di cui Kodak vuole la leadership


New York (USA) – Come una bomba nell’opulenta quiete del mercato della fotografia digitale è esplosa ieri la denuncia formalizzata da Kodak nientemeno che contro Sony . Kodak accusa la multinazionale giapponese dell’elettronica di aver utilizzato abusivamente per anni i propri brevetti nel settore.

Kodak, che ha sottolineato come altri grandi player quali Sanyo ed Olympus abbiano già sottoscritto accordi di licenza , ha accusato Sony di aver voluto a tutti i costi sottrarsi ad una trattativa in merito. “Abbiamo tentato di risolvere la questione con loro per tre anni” – ha affermato un portavoce Kodak.

Secondo Kodak, Sony ha violato propri brevetti nella realizzazione di macchine fotografiche digitali e camcorder, vale a dire due dei prodotti del settore più venduti da Sony nel mondo. Si tratta di 10 brevetti che riguardano tecnologie alla base della realizzazione di questo genere di dispositivi, tutti ottenuti da Kodak tra il 1987 e il 2003.

Per Kodak questo è un momento delicato, perchè sta investendo moltissimo nella transizione al digitale del proprio core business, e la causa verso Sony è destinata ad aprire con ogni probabilità nuove linee di redditività in quanto anche tutti gli altri player del settore si sentiranno tirati in ballo. Kodak punta chiaramente a nomi come Canon e Nikon, che ancora devono sottoscrivere accordi di licenza.

Secondo le stime di IDC nel 2003 le vendite di macchine fotografiche digitali Kodak negli Stati Uniti sono state secondo soltanto a quelle Sony, una stima che mette a nudo la portata della competizione tra le due società. E sono ancora i numeri di IDC a dare un’idea del mercato di settore: l’anno scorso sono state vendute nel mondo 46 milioni di macchine digitali contro i 27 dell’anno precedente.

Le potenziali implicazioni di questo scontro tra titani sono numerose. Basti pensare che gli acquisti delle sole cam digitali, secondo le stime più recenti dell’associazione del Photo Marketing PMAI, coinvolgeranno entro la fine di quest’anno più del 40 per cento dei consumatori americani. Ma sono numeri che in Europa e in Asia seguono ugualmente trend di forte crescita. Il tutto a fronte del fatto che Sony è leader del settore.

In passato Kodak si è trovata a doversi difendere, con successo, da accuse di altri produttori in relazione a tecnologie di settore, tecnologie sulle quali la più nota delle società della fotografia ha recentemente dichiarato di possedere più di 1000 brevetti. Lo scenario in cui si incardina una battaglia legale che scuote il settore è anche quella che vede un calo progressivo e inarrestabile della vendita di pellicole: per Kodak il loro valore è sceso dai 948 milioni di dollari del 2000 ai previsti 767 per il 2004.

Nella sua denuncia Kodak chiede che a Sony sia vietata l’ulteriore commercializzazione dei propri prodotti e che venga assegnato a Kodak un equo compenso per i danni subiti.

Sony, da parte sua, ha per il momento in una breve nota sostenuto di non aver mai violato alcun brevetto Kodak e ha preannunciato l’intenzione di difendersi vigorosamente dalle accuse sostenute dalla rivale.

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Pubblicato il
11 mar 2004
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