UE e terrorismo, torna il Grande Fratello?

UE e terrorismo, torna il Grande Fratello?

Il traffico dei dati telefonici ed internet torna al centro e l'Europa potrebbe approvarlo presto. Lo conferma il ministro Castelli che prevede un ribaltamento delle scelte italiane. Coordinamento e biometria: la UE si trova d'accordo
Il traffico dei dati telefonici ed internet torna al centro e l'Europa potrebbe approvarlo presto. Lo conferma il ministro Castelli che prevede un ribaltamento delle scelte italiane. Coordinamento e biometria: la UE si trova d'accordo


Bruxelles – Era stato fatto tanto per cancellare da un provvedimento del Governo italiano la registrazione dei dati del traffico internet ma è una misura che presto potrebbe imporsi, attraverso l’Europa. Ne ha parlato due giorni fa il ministro alla Giustizia Castelli. “Su questo fronte – ha spiegato al Corriere della Sera – siamo all’avanguardia in Europa: subito dopo Natale abbiamo approvato un decreto legge in materia che oggi abbiamo proposto di estendere, in pratica integralmente, a tutti gli altri paesi europei. Quel decreto legge prevedeva anche la conservazione dei dati del traffico via Internet , ma la norma è stata poi cancellata in Italia. Ora potrà tornare in chiave europea”.

La proposta, assieme all’introduzione entro l’anno di dati biometrici nei visti e nei permessi di soggiorno (in particolare impronte digitali e scansione del volto), unitamente al varo di un coordinamento unico contro il terrorismo in Europa, è stata approvata dai ministri dell’Interno e della Giustizia dei paesi membri. L’introduzione dei passaporti biometrici richiederà più tempo ma includerà gli stessi dati biometrici previsti per visti e permessi.

Oltre al ritorno di quelle misure che in Italia erano già state bollate come Grande Fratello , i provvedimenti decisi dai ministri, che oggi con ogni probabilità saranno confermati dalla riunione dei ministri degli Esteri europei a Bruxelles, riguardano anche un sostanziale rafforzamento dell’ Europol , organismo che avrà ora un compito centrale nel coordinamento europeo delle attività anti-terroristiche. Approvato anche il principio di solidarietà per garantire mutuo soccorso in caso di attacco terroristico ad un paese dell’Unione.

Misure profonde, dunque, su cui i diversi paesi hanno trovato un accordo di massima e che prevedono anche l’istituzione di un Centro informatico europeo che dovrà “smistare i dati” sull’antiterrorismo che perverranno da tutta Europa. Sul tutto si esprimerà il Consiglio dell’Unione il 25 e 26 marzo che dovrà decidere se approvare la proposta.

Sull’argomento si è invece già espresso, ancora al Corsera, il Garante per la privacy Stefano Rodotà che ha ricordato come il Parlamento italiano abbia già “bocciato la possibilità di conservare i dati delle comunicazioni via Internet”. Un voto dovuto anche al fatto che, ha spiegato Rodotà, “solo in Italia, ogni giorno circolano in rete 300 milioni di email che, in un mese, farebbero 10 miliardi di dati. È evidente che insorgerebbero seri problemi di “magazzino”. E poi, qualora volessimo riaprire la questione, bisogna capire bene di che cosa stiamo parlando: pensiamo a un controllo sugli accessi web? O sul contenuto delle email? O sulle chat? Se così fosse, i problemi si moltiplicherebbero: per esempio, un giornalista che consulta le sue fonti su Internet sarebbe controllabile. E questo non è un bene”.

Perplessità Rodotà le ha espresse anche sull’introduzione dei dati biometrici, sulla loro conservazione e sul loro effettivo utilizzo.

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Pubblicato il 22 mar 2004
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