P2P, chiude anche Fastsharing

P2P, chiude anche Fastsharing

I gestori del sito dedicato all'informazione sulla configurazione dei software per il peer-to-peer annunciano una chiusura... preventiva. Con l'aria che tira e la fine di altri siti, si ritengono a rischio
I gestori del sito dedicato all'informazione sulla configurazione dei software per il peer-to-peer annunciano una chiusura... preventiva. Con l'aria che tira e la fine di altri siti, si ritengono a rischio


Roma – Una brutta sorpresa ha colpito nelle scorse ore i molti frequentatori di un celebre sito dedicato al peer-to-peer e in particolare all’uso del P2P con Fastweb : i gestori di Fastsharing , questo il nome del sito, hanno infatti comunicato il motivo per cui hanno deciso di chiudere quelle pagine.

In una lunga e sconsolata nota pubblicata sulla home page si legge che la chiusura va intesa come definitiva ed è dovuta al fatto che a partire da gennaio “una serie di accadimenti a valanga hanno fatto sì che il nostro ruolo, benché fossimo nella più totale legalità, non fosse più sereno e tranquillo come lo era una volta, soprattutto considerando che tutto ciò che abbiamo fatto è sempre stato a titolo gratuito”.

I gestori del sito specificano che, al contrario di altri spazi web, sul proprio sito non era disponibile alcun genere di download di materiale protetto o di altro materiale e che neppure vi erano link a file scaricabili attraverso software di condivisione. E rivendicano il fatto che sulle pagine del proprio forum “era vietato parlare di come scambiarsi file protetti da diritto d’autore”.

Il sito, sottolineano, si occupava semplicemente di come configurare i client, come WinMX, Lopster ed altri software di condivisione “e davamo – continua la nota – liste di server ed hub e BASTA (e SOLO qualora i proprietari degli stessi avessero dichiarato PER ISCRITTO nelle ns pagine che su di essi era vietato lo scambio di file protetti da copyright)”.

La nota poi riassume gli elementi che hanno indotto alla drastica decisione . Si va dall’oscuramento, poi risolto perché dovuto ad un equivoco, del sito Divxworld, al sequestro di Enkeywebsite , un sequestro come noto legato alla presenza di link a file che potevano essere scaricati esclusivamente da chi avesse installato sul proprio computer il client P2P eMule.

Ma si parla anche del sequestro di alcuni server che avrebbero fornito accesso a materiali illegali ad utenti Fastweb e all’ approvazione del decreto Urbani sulla pirateria. Citata inoltre la chiusura del sito Sharereactor , una chiusura dovuta ad una inchiesta delle autorità svizzere sull’ipotesi di violazione di copyright.

“Fino a ieri – si legge nella nota – era ritenuto legale fornire link (oggi non lo è più, pur non essendo cambiata la legge) domani magari sarà ritenuto illegale scrivere “winmx” o dare liste di server… onde evitare: chiudiamo”.

La nota si conclude con un accorato appello affinché gli utenti del file sharing che ritengano la situazione attuale repressiva delle proprie libertà cessino l’acquisto di CD, DVD e dintorni per dare un segnale alle major, le maggiori fautrici delle novità normative più repressive del fenomeno della condivisione.

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Pubblicato il
23 mar 2004
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