GIMP 2.0 alita sul collo di Photoshop

GIMP 2.0 alita sul collo di Photoshop

Il noto programma di grafica open source ha raggiunto un'importante tappa che lo porta più vicino al top del settore: il celebre software proprietario di Adobe
Il noto programma di grafica open source ha raggiunto un'importante tappa che lo porta più vicino al top del settore: il celebre software proprietario di Adobe


Berlino (Germania) – Dopo ben tre anni di sviluppo, il più famoso e utilizzato programma open source per la manipolazione delle immagini, GIMP , è finalmente giunto nella nuova release 2.0.

Il team di sviluppo, composto interamente da volontari, afferma che la nuova versione di GIMP porta con sé un congruo numero di nuove funzionalità e un’interfaccia profondamente riprogettata: questa, anche grazie alla possibilità di raggruppare in tab finestre e box di dialogo, promette di essere maggiormente intuitiva e amichevole.

Fra le maggiori novità di GIMP 2.0 c’è poi l’arrivo del supporto ufficiale alle versioni per Macintosh e Windows, il cui rilascio, d’ora in avanti, sarà perfettamente sincronizzato con quello delle versioni per Unix e Linux.

Il progetto GIMP iniziò nel 1995 con l’obiettivo di colmare l’assenza, sulle piattaforme Unix (e su Linux in particolare), di un software per la modifica delle immagini all’altezza di prodotti commerciali come Photoshop.

Una breve storia del progetto, e una sintesi della maggiori caratteristiche delle precedenti versioni di GIMP, si trova in questo approfondimento pubblicato tempo fa nella rubrica Plug-In di Punto Informatico.

Secondo diversi utenti, GIMP rappresenta ormai una delle più valide alternative al software di Adobe anche in campo professionale. Non va poi dimenticato che, mentre Photoshop costa quasi 700 dollari, GIMP è completamente gratuito.

GIMP 2.0 può essere scaricato qui per Unix, Windows e Mac OS X.

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Pubblicato il
25 mar 2004
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